LECCO -E’ scontro aperto tra l’Amministrazione Comunale di Bellano e l’Azienda Ospedaliera di Lecco, dopo l’ordine del giorno nel quale la Giunta bellanese ha espresso la propria preoccupazione per “ l’assenza di certezze future in cui attualmente si trova il Presidio Riabilitativo di Bellano”, evidenziando situazioni di stallo nei progressi che avrebbero dovuto riguardare tale presidio sanitario:
“Nonostante gli investimenti effettuati ( circa 10 milioni di Euro) dalla Regione Lombardia tramite l’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lecco, per la riconversione da Presidio Ospedaliero per acuti a Presidio Riabilitativo – si legge nel documento – ancora oggi il secondo piano, pronto da circa tre anni , è vuoto a seguito dell’avvenuto trasferimento della Cardiologia Riabilitativa mentre il terzo è parzialmente utilizzato;
la ventilata ipotesi del reparto di cura per sub- acuti non verrà più attuata. Infatti, leggendo il Documento di Programmazione per anno 2012 ‘Asl di Lecco presentato ai Sindaci, si evince che anziché quattro strutture per sub acuti ne saranno realizzate solo due (a Lecco con 16 posti e a Merate con 10 posti) escludendo quindi Bellano.
il terzo piano rimarrà chiuso in estate per un periodo compreso tra le sei e le nove settimane per mantenere operativo l’Ospedale Manzoni di Lecco, data la carenza di personale legata alla stagione estiva – ed infine – mancano certezze circala Convenzione INAIL per il pieno utilizzo e sviluppo del Presidio Riabilitativo di Bellano”
Il comune di Bellano si è quindi appellato a Regione Lombardia affinché venga garantita l’attivazione dei letti accreditati, l’apertura di 14 posti letto per sub- acuti e la realizzazione di un polo per la riabilitazione e il reinserimento dei grandi infortunati sul lavoro, d’intesa con l’INAIL.
A seguito della pubblicazione del documento, il direttore dell’Azienda Ospedaliera di Lecco, Mauro Lovisari, ha preso carta e penna e ha scritto al sindaco di Bellano, Roberto Santalucia, e al consigliere comunale Antonio Buttironi:
“Anche se il momento non è dei più propizi, soprattutto se le azioni richieste comportano rilevanti investimenti finanziari, sono personalmente ottimista per il futuro dell’Ospedale di Bellano – spiega Lovisari – e assicuro che il ruolo del Presidio bellanese è centrale per le strategie di cura e riabilitazione nell’Azienda che mi onoro di rappresentare”.
“la Cardiologia Riabilitativa – continua il direttore – non è stata trasferita a Lecco per dispiacere a Bellano, ma in quanto precise linee guida consigliano di riabilitare il paziente operato in Cardiochirurgia o in Emodinamica nel Presidio sede dell’intervento, per evidenti ragioni di sicurezza, in caso di evento successivo di criticità pressoria o respiratoria”.
Per quanto riguarda invece l’area di ricovero per sub acuti, Lovisari precisa che verrà istituita “come da accordi stipulati con l’ASL della Provincia di Lecco, ma nella misura che gli uffici competenti dell’Azienda Ospedaliera e dell’ASL stanno valutando, analizzando l’effettivo bisogno relativo a pazienti residenti nel Distretto di Bellano”.
Il direttore replica anche alla questione della chiusura estiva di alcuni posti letto a Bellano, sottolineando come la situazione “non derivi dalla carenza di personale a Lecco, ma rientri nelle normali misure di riduzione di posti letto aziendali, a garanzia del rispetto dell’irrinunciabile diritto alle ferie dei dipendenti lavoratori subordinati”.
In ultimo la conferma, da parte di Lovisari “che il “Progetto Bellano”, consegnato alle Direzioni INAIL di Lecco e Milano e trasmesso per competenza alla Presidenza dell’Ente a Roma, è tuttora all’attenzione dell’Istituto ed attende la firma di un protocollo di accordo fra la Regione e la stessa INAIL: atto importante che necessita proprio per questo “dei tempi necessari al perfezionamento”.