Nelle farmacie della provincia di Lecco in servizio 330 neo-farmacisti
Braguti (Federfarma Lecco): “Ne servirebbero ancora, richieste maggiori delle disponibilità”
LECCO – Se la sanità locale piange la carenza di figure mediche, nelle farmacie va un pochino meglio: sono state oltre trecento le assunzioni registrate nelle farmacie e parafarmacie della provincia di Lecco negli ultimi dieci anni, favorendo in alcuni casi il turn-over generazionale e in altri un incremento di personale nelle singole attività.
Secondo i dati che ci sono stati forniti da ATS Brianza, sono state complessivamente 330 le assunzioni di farmacisti registrate dal 2012 ad oggi nelle farmacie e parafarmacie della provincia. Gli anni in cui si è registrato il numero maggiore di avviamenti sono stati il 2017 e il 2020, con lo scoppio della pandemia Covid che ha inevitabilmente incrementato il lavoro per la categoria, come emerge dal report seguente:
Nuovi farmacisti assunti in farmacie aperte al pubblico e parafarmacie
- anno 2012: 9 in farmacia 4 in parafarmacia = tot 13 farmacisti
- anno 2013: 6 in farmacia 1 in parafarmacia = tot 7 farmacisti
- anno 2014: 17 in farmacia 1 in parafarmacia = tot 18 farmacisti
- anno 2015: 24 in farmacia 2 parafarmacia = tot 26 farmacisti
- anno 2016: 9 in farmacia
- anno 2017: 62 in farmacia 4 parafarmacia = tot 66 farmacisti
- anno 2018: 30 in farmacia 5 parafarmacia = tot 35 farmacisti
- anno 2019: 47 in farmacia 1 parafarmacia = tot 48 farmacisti
- anno 2020: 60 in farmacia 7 parafarmacia = tot 67 farmacisti
- anno 2021: 11 in farmacia 10 parafarmacia = tot 21 farmacisti
- anno 2022: 20 in farmacia 1 parafarmacia = tot 21 farmacisti
Dati positivi tenendo conto che sono 103 le farmacie attive in provincia di Lecco e 461 gli iscritti all’albo provinciale dei farmacisti (che comprende operatori registrati a Lecco ma in servizio anche fuori dal territorio lecchese).
“Sicuramente è un numero importante, anche se non sufficiente a colmare la carenza che c’è tuttora nelle farmacie – rimarca Andrea Braguti, presidente di Federfarma Lecco – spesso i titolari di farmacia cercano personale e non lo trovano, è un problema di carattere nazionale ed è legato, proprio come per i medici, alle facoltà a numero chiuso nelle università che non consentono di formare nuovi operatori”.
Per il presidente di Federfarma “Il Covid ha acuito la situazione, sia perché è aumentato il carico di servizi da erogare, sia perché noi stessi farmacisti ci siamo ammalati durante la pandemia e necessitavamo di un cambio. E’ un settore che ha un forte bisogno di personale. Anche le più piccole farmacie negli anni hanno dovuto assumere perché con le incombenze di oggi fare da soli è quasi impossibile”.
Dalla laurea al lavoro in poche settimane
Così negli ultimi tempi si sono affacciati volti nuovi nelle farmacie lecchesi, soprattutto giovani neolaureati che hanno trovato presto occupazione nel settore:
“Mi sono laureata a maggio del 2018 in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e a settembre dello stesso anno ho iniziato a lavorare in una farmacia di Bellano – ci racconta Francesca Riva, lecchese oggi in servizio alla farmacia Provasi di via Roma – a Lecco sono arrivata nel marzo del 2020, poco prima che iniziasse il lockdown per il Covid. E’ stato un periodo difficilissimo, avevamo molte richieste di materiali che in quel momento non era semplice reperire. Abbiamo cominciato a lavorare con la mascherina e da allora non l’abbiamo più tolta”.
Un percorso condiviso in parte con la collega Carlotta Nese, anch’essa laureata in CTF e farmacista dal 2019: “Prima a Valmadrera e poi a Lecco – ci dice – gli ultimi anni non sono stati sicuramente facili a causa della pandemia. Il rapporto con la clientela è sicuramente uno degli aspetti che personalmente apprezzo di questo lavoro, il rapporto umano che si instaura con le persone, soprattutto con i clienti abituali”.
Arrivano anche da fuori provincia alcuni dei giovani farmacisti al lavoro nel lecchese, come Valeria Rotunno, in servizio alla Farmacia Internazionale: “Sono di origine pugliese, laureata in Farmacia a Milano nell’ottobre del 2018 e ho iniziato a lavorare nel marzo del 2019, sempre a Milano – ci spiega – la mia scelta iniziale era la facoltà di Medicina di cui ho tentato l’esame di ammissione, nel frattempo mi sono iscritta a Farmacia di cui mi sono appassionata e quindi ho poi deciso di proseguire questo percorso di studi. E’ un lavoro che sicuramente necessita tanta passione ma che sa appagare”.
Una passione tramandata tra generazioni
Il farmacista, in alcuni casi, è anche un lavoro di famiglia: lo è per Giulio Politi, figlio di Pietro Politi, titolare della farmacia Montegrappa di Acquate, diretta a suo tempo da nonna Teresa Bossi.
“Frequento la farmacia fin da quanto ero piccolo, ci sono cresciuto. Per me era come un luna park, negli anni poi ho iniziato a comprendere meglio questo mondo, a dare un aiuto a mettere in ordine i prodotti quando arrivavano i grossisti – ci racconta Giulio – dopo il diploma al Badoni ho deciso di seguire questa strada, iscrivendomi alla facoltà di Farmacia. Mi sono laureato lo scorso anno, in giugno, e all’indomani praticamente ero già al lavoro. Niente festa, anche perché eravamo in piena pandemia e quindi in un momento particolarmente difficile”.
Superata la fase più dura dell’emergenza, è tornata una maggiore serenità anche dietro il bancone: “Una delle cose che più apprezzo di questa professione è il contatto con le persone – ci spiega Giulio – durante la giornata hai a che fare con clienti diversi, dall’anziano al più giovane, e con molti di loro si crea un rapporto colloquiale e di fiducia”.