I Carabinieri arrestano la “banda delle slot-machine”

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    LECCO – Uno schiaffo durissimo alla criminalità è quello assestato nella notte dai Carabinieri della Compagnia di Lecco che, agli ordini del capitano Francesco Motta, potrebbero aver messo fine ai continui furti che dall’inizio dell’anno si sono susseguiti nella Brianza lecchese: i militari potrebbero infatti aver messo le mani sulla così soprannominata “banda delle slot-machine”. Proprio questo era il carico trasportato dalla Bmw con a bordo tre individui, fermata dopo un lungo e pericoloso inseguimento, terminato con l’arresto dei fuorilegge.

    I carabinieri sono intervenuti subito dopo la segnalazione di un colpo messo a segno al “Baretto” di via Garibaldi, a Barzanò. Erano circa le 3.30 quando i malviventi, dopo aver forzato il cancello esterno e p  avere infranto la vetrata della porta principale del locale, hanno caricato a bordo della potente autovettura le tre macchinette e si sono dati alla fuga in direzione di Milano.

    “Sul posto sono immediatamente intervenuti diversi equipaggi di militari dell’Arma di Merate e Lecco, che – riferisce il Comando -hanno intercettato la potente autovettura con il cofano aperto e le tre macchinette che fuoriuscivano vistosamente, il cui conducente, anziché arrestare la marcia all’alt imposto da militari, ha accelerato dandosi la fuga ad alta velocità, superando anche i 200 km/h.”

    E’ partito così un inseguimento a tutto gas, con i militari che sono riusciti a bloccare la vettura dei ladri nei pressi di via Sirtori, a Renate (Mb). I malviventi non si sono persi d’animo ed hanno cercato di speronare le auto dei Carabinieri, che nel frattempo si erano moltiplicate grazie all’intervento di diverse squadre giunte da Lecco e Merate. Non riuscendo a dileguarsi, i tre sono scesi dall’automobile ed hanno ingaggiato una rissa con gli agenti, i quali, fortunatamente, li hanno bloccati e ammanettati.

    “Subito dopo sono state effettuate le conseguenti perquisizioni – spiega ancora il Comando – che oltre a portare al rinvenimento delle due macchinette video poker ed il cambia monete, contenenti la somma di 2.415 euro in contanti, hanno consentito di sequestrare numerosi attrezzi da scasso ed atti ad offendere, tra cui 2 martelli di grosse dimensioni, 1 piccone, 4 cacciaviti, 3 piedi di porco ed una chiave inglese”.

    Portati in caserma, i tre sono stati identificati: Ceci Saimir, 23enne, Skana Besnik 25enne e Marku Olti 31enne, tutti albanesi gravati da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, clandestini sul territorio nazionale e senza una fissa dimora.

    Le accuse nei loro confronti sono di concorso nei reati di rapina, ricettazione, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, porto abusivo di strumenti atti ad offendere, guida senza patente e inosservanza del decreto di espulsione dal territorio nazionale.

    Ora sono in carcere a Monza, in attesa di essere sentiti dal giudice. La refurtiva e l’auto (risultata anch’essa rubata) è stata riconsegnata ai legittimi proprietari.