Doppio festeggiamento presso la Rsa Casa Madonna della Fiducia
CALOLZIOCORTE – “E’ con immensa gioia che, anche quest’anno, accompagnata dal Sindaco Marco Ghezzi, ho avuto il piacere di porgere gli auguri di buon compleanno alle signore Cornelia Torri e Maria Ferrari“.
Anche l’assessore ai servizi sociali Tina Balossi si è unita ai festeggiamenti iniziati la mattina di venerdì 16 settembre con il canto “Tanti Auguri” da parte del personale della Rsa Casa Madonna della Fiducia e sono continuati nel pomeriggio alla presenza di figli, nipoti, ospiti e del personale e del Direttore della struttura Ivano Venturini.
“Cosa dire di nonna Cornelia? 103 anni, portati bene! La più anziana di Calolziocorte. I parenti raccontano la vita intensa della signora Cornelia – ha detto Tina Balossi -. Nata subito dopo la prima guerra mondiale ha vissuto tutti gli eventi storici che hanno attraversato Calolziocorte. Come insegnante di Applicazioni tecniche ha insegnato a cucire, ricamare e lavorare a maglia, durante la seconda guerra, a diverse generazioni di ragazze. Alcune sue alunne, ora presenti nella Rsa, si ricordano ancora oggi dei suoi insegnamenti. E’ arrivata a 103 anni e ciò che la rammarica è che le sue mani non le permettono più di ‘sferruzzare’ come una volta. Allora la sua mente rivive i giorni del passato col pensiero rivolto ai suoi cari”.
“E la nostra cara nonna Maria? A Calolziocorte sono tre i centenari e uno di loro è proprio la nostra Maria. L’abbiamo trovata in compagnia del figlio Piero e della nuora Virginia. Ha sempre vissuto a Foppenico, all’ombra del campanile della chiesetta di S. Michele. Ha lavorato fino a 62 anni nel suo negozio di frutta e verdura ma vendeva di tutto e produceva anche il gelato. E’ qui alla Casa Madonna della Fiducia da quattro anni e viene chiamata ‘la ballerina’. Da ragazza Maria amava tantissimo andare a ballare in un piazzale nei pressi della chiesa. Ai genitori raccontava che andava al cinema dell’oratorio però, al ritorno qualche scappellotto lo prendeva comunque, dalla madre o dal padre, cioè ‘dal primo che era alla porta’ come mi ha raccontato lei stessa – ha continuato l’assessore Balossi -. Ha raccontato anche un aneddoto: una sera, rientrando tardi (la porta d’entrata era una sola), mandò avanti la sorella Lucia e quando partì lo scappellotto da parte di suo padre, Lucia si abbassò e lo scappellotto se lo prese lei”.
Balossi a rivolto alle due centenarie un sentito augurio: “Carissime ‘giovanotte’: siete la forza e la saggezza della nostra vita. Ai giovani l’invito a raccogliere il loro patrimonio di esperienze e a farlo proprio”.