Lecco, passaggio di testimone nel PD: Regazzoni nuovo capogruppo

Tempo di lettura: 2 minuti
Pietro Regazzoni, capogruppo in consiglio comunale del PD
Pietro Regazzoni, capogruppo in consiglio comunale del PD

Staffetta generazionale in Consiglio Comunale per il PD

Antonio Pattarini cede il ruolo da capogruppo: “Giusto avvicendarsi, siamo un gruppo eterogeneo e ci sono modi di vedere diversi”

 

LECCO – Passaggio di testimone in Consiglio Comunale a Lecco: Antonio Pattarini cede il ruolo di capogruppo dei democratici al consigliere Pietro Regazzoni.

Pattarini, esponente di lunga esperienza dei ‘dem’, aveva assunto l’incarico di consigliere in comune dopo l’uscita di Francesca Bonacina, che aveva lasciato il ruolo di presidente del consiglio comunale non condividendo le scelte dell’amministrazione Gattinoni riguardo alla nuova sede del municipio.

Dal suo ingresso, Pattarini aveva spiegato che il suo ruolo di capogruppo sarebbe stato temporaneo: “Siamo un gruppo numeroso di persone eterogenee, è giusto che ci sia un’avvicendamento – ci spiega – un gruppo di menti pensanti che non segue un capogruppo ma che ragiona in modo costruttivo, così come è in democrazia”.

Il consigliere comunale Antonio Pattarini

Il consigliere comunale non nega anche delle differenze di vedute all’interno dei democratici: “Ci sono modi diversi di vedere le cose”. Una frattura, palesata dall’addio dell’ex vicesindaco Bonacina, che si sarebbe evidenziata ancora una volta il 25 luglio scorso, quando il consiglio comunale ha approvato il primo intervento di rigenerazione urbana in città, gli ex magazzini in via Cantarelli.

Allora, l’ex assessore Clara Fusi chiese di rimandare la votazione perché i documenti sarebbero stati consegnati ai consiglieri solo una mezzora prima della riunione. Una richiesta, bocciata dalla restante parte della maggioranza, che vide però il sostegno di Pattarini e di Giovanni Tagliaferri.

Ora il ruolo di capogruppo passa a Pietro Regazzoni, classe 1997 e impegnato professionalmente a Bruxelles come consulente esterno dell’Ose (European Social Observatory) e politicamente in città come segretario dei Giovani Democratici.