Nuova Lecco-Ballabio, attesa per la riapertura della strada

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(foto archivio)

Si attendono aggiornamenti da Anas sui lavori, per ora resta la data del 10 gennaio

Giovedì nuovo tavolo in Prefettura, allora si saprà se sarà possibile anticipare la riapertura a lunedì

LECCO – Manca una settimana alla riapertura della nuova Lecco Ballabio, almeno secondo la previsione di Anas che aveva già annunciato la data del 10 gennaio per il ripristino della viabilità, interrotta dallo scorso 9 dicembre dopo l’imponente frana crollata sulla carreggiata.

Martedì prossimo il raccordo per la Valsassina dovrebbe dunque tornare percorribile, dopo un mese di lavori per il personale dell’ente stradale, impegnato nella rimozione dei massi e nei primi interventi di messa in sicurezza.

C’è chi, come i sindaci, spera in un’apertura anticipata già a lunedì’ per evitare l’ennesimo disastro viabilistico sulla vecchia strada tra Lecco e Ballabio, vista la concomitanza con il rientro dalle vacanze natalizie e la ripresa dell’attività scolastica. Lo stesso primo cittadino di Lecco, Mauro Gattinoni, aveva espresso l’auspicio della riapertura già il 9 gennaio durante il sopralluogo del ministro Matteo Salvini sul luogo della frana (vedi articolo).

Al momento, da quanto si apprende, l’ente stradale confermerebbe ancora la data del 10 gennaio è però previsto un nuovo incontro in prefettura che si terrà nella giornata di giovedì dove sarà dati un aggiornamento e potranno anche esserci delle novità.

“So che il personale sta lavorando quotidianamente e che stanno facendo il possibile – sottolinea Mattia Micheli, vice presidente della Provincia e delegato alla Viabilità – attendiamo le ultime valutazioni per conoscere la data definitiva della riapertura”.

Come spiegato dai referenti di Anas in occasione dell’incontro con il ministro, il raccordo sarà riaperto in entrambe le direzioni di marcia pur in modalità di cantiere, ovvero con le strisce gialle a delimitare l’area di transito dei veicoli, consentendo agli operai il proseguo degli interventi a lato della carreggiata.

L’ente stradale prevede altri quattro mesi di lavori per installare ulteriori protezioni (linee paramassi e valli). A protezione degli automobilisti e degli stessi operatori, per tutta la durata del cantiere, sarà installato un sistema radar per monitorare i movimenti del versante montuoso.