Niente più esibizioni con i rapaci, arriva il tiro con l’arco
Durante l’inverno realizzati alcuni interventi nella struttura, su tutti un giardino botanico mediterraneo, nuova attrazione del castello
VARENNA – Stop alle esibizioni con i rapaci, ma in arrivo tiro con l’arco, rievocazioni in costume e, più avanti, anche aperture invernali. Sta per cominciare una nuova stagione al Castello di Vezio, ricca di cambiamenti.
Da domani, mercoledì 1 marzo, la struttura riprenderà a pieno regime le attività, restando aperta tutti i giorni fino a novembre. Anche se gli orari saranno gli stessi, i visitatori troveranno una realtà in parte diversa da quella che ricordavano, sia strutturalmente che in termini di proposte. Variazioni, alcune, rese obbligatorie da circostanze spiacevoli che hanno purtroppo toccato la struttura qualche mese fa.
Esibizioni con i rapaci: “Troppo impegnativo ripartire da zero”
A farsi sentire sarà soprattutto l’assenza delle esibizioni con i rapaci, a cui si è deciso di dare un vigoroso e inevitabile stop per via dell’incursione nel castello e successiva liberazione degli esemplari, alcuni dei quali condannati a un crudele destino, altri fortunatamente sopravvissuti e ritrovati. Ad annunciarlo il falconiere Nicola Castellano, anche sui canali ufficiali dedicati alla struttura: “Non faremo più le dimostrazioni di falconeria col pubblico. Dopo una serie di valutazioni, purtroppo ho constatato che sarebbe troppo impegnativo ripartire da zero con nuovi esemplari. Per fare bene il lavoro ci vuole tempo, e ho anche altre cose di cui occuparmi. Rassicuro comunque sulle condizioni dei tre rapaci rimasti, due poiane Parsifal e Linda e il nibbio bruno Breva, quest’ultimo intoccato durante lo sconfinamento: stanno bene e quando possibile volano per il castello. Anche durante le aperture potranno continuare a farlo, ma senza orari e giorni prestabiliti, in base a condizioni atmosferiche, stato di forma e correnti ascensionali. Insomma, senza un planning settimanale: chi sarà fortunato potrà ammirarli“.
Tra questi prescelti le scolaresche, che a scopo didattico li osserveranno in volo su appuntamento e prenotazione. In mezzo agli esemplari, a fare da mascotte ci sarà come accade ormai da tempo anche il gufo Artù. Termina così, dopo vent’anni di attività, un’importante fonte attrattiva del Castello di Vezio, che dava la possibilità agli avventori di conoscere e apprezzare l’antichissima arte della falconeria, avvicinandosi ai rapaci.
Aperture anche d’inverno e altre attività
Anche se la stagione deve ancora decollare, si guarda già avanti. È prevista infatti un’importante sperimentazione, che consentirà di verificare la risposta dei visitatori al di fuori dell’alta stagione: aperture invernali sabato e domenica, tempo permettendo. Altra novità di quest’anno sarà la prevendita online, con biglietti acquistabili direttamente sul sito, modalità d’acquisto finora inedita per l’attrazione turistica.
Proseguirà la collaborazione con ‘La Corte del Drago’, associazione di rievocazione storica medievale e avente sede a Colico, con la quale sono in programma 4-5 manifestazioni in costume. Ancora da sviluppare ma già in cantiere, l’idea di dedicare due domeniche del mese al tiro con l’arco. “Partiremo con l’attività di arceria, allestendo un campo di prova in cui i visitatori potranno cimentarsi nel tirare con archi storici e medievali, supervisionati da arcieri esperti”, conclude Nicola.
Giardino botanico e altri interventi
A cambiare non solo le attività proposte, ma in parte anche la fisionomia del castello, gestito dall’Associazione Turistica Castello di Vezio. Tra gli interventi fatti spicca il nuovo giardino botanico mediterraneo: “Lo abbiamo realizzato approfittando delle peculiarità microclimatiche del luogo – spiega Nicola – inserendo essenze che solitamente qui non si vedono. Stiamo preparando i cartellini con i nomi botanici, i pannelli divulgativi e l’aiuola delle piante aromatiche”.
Rifatta anche la strada che sale verso il castello, in cattive condizioni da anni, e sistemata l’area bar, oltre agli impianti di irrigazione e luci. Terminati di arredare anche i sotterranei e la torre. Ora a mancare è solo il pubblico.