Saranno Michele Zugnoni e Riccardo Gadaldi, entrambi di Mandello, a occuparsi della struttura
“Ragazzi volenterosi, amanti della montagna e con buonissime referenze. Ci hanno fatto un’ottima impressione”
VALVARRONE – Michele Zugnoni, classe 1989, e Riccardo Gadaldi, classe 1991, amici da sempre ed entrambi mandellesi, sono i nuovi gestori del rifugio Roccoli Lorla, struttura in sella tra Monte Legnone e Monte Legnoncino, situata a 1463 metri di quota, la cui proprietà è in mano al Cai Dervio.
I due giovani hanno da poco firmato il contratto, lo scorso venerdì, e si cimenteranno presto in quest’avventura montana, dopo aver già collezionato esperienze nel settore della ristorazione. Zugnoni è cuoco all’Osteria Sali e Tabacchi di Maggiana, frazione mandellese, e Gadaldi, oltre che attraverso pratiche personali, ha avuto modo di conoscere da vicino questo mondo grazie all’attività dei genitori, un tempo proprietari del ‘Grigna’ a Mandello.
“Entrambi hanno buonissime referenze – commenta il presidente della sezione derviese Luigi Rusconi – oltre a essere molto motivati e amanti della montagna. Ci auguriamo possa nascere un lungo sodalizio, al pari di quello con gli Sceresini, marito e moglie a cui per trent’anni è rimasto in affido il rifugio”.
Dopo di loro, nel 2022 è subentrata per un anno Antonella Orio con altre due persone. “Purtroppo, nonostante la buona volontà da lei mostrata, non è stato possibile proseguire l’accordo – racconta Rusconi -. I due soci partiti con lei hanno deciso di abbandonare, uno prima ancora di iniziare e l’altro a esperienza già avviata. Ritrovarsi da soli a occuparsi di un rifugio, soprattutto grande come quello dei Roccoli, è tutt’altro che semplice. Non bisogna solo cucinare e gestire la sala, ma anche spaccare legna, accendere stufe ed essere un po’ un tutto fare. E’ un lavoro a 360 gradi. Senza contare che la struttura dispone di 24 posti letto”.
All’incirca una dozzina le proposte pervenute, da coppie, giovani ragazzi, società, persino da un musicista. “Tutti abbastanza papabili come gestori e in gamba, ma come consiglio abbiamo dovuto fare una scelta: la decisione è ricaduta su Michele e Riccardo innanzitutto per ragioni di curriculum, essendo entrambi cuochi o comunque con le mani in pasta nel settore ristorativo. Abbiamo stipulato un primo contratto di un anno, per tutelarci come Cai e anche per dare la possibilità ai due nuovi gestori di capire o meno se il lavoro piace. Se tutto andrà per il meglio come speriamo, rinnoveremo l’accordo per sei anni, più altri sei successivamente. Pensiamo in ogni caso di aver selezionato bene: a tutto il consiglio i ragazzi sono sembrati molto volenterosi e hanno fatto una buona impressione”, precisa il presidente di sezione.
Per quanto riguarda il bando, si è scelto di stabilire un importo fisso uguale per tutti, con contratto d’affitto di 12 mila euro + IVA, guardando più al curriculum degli aspiranti gestori. “Un’importante differenza rispetto all’anno passato – spiega Rusconi – dove abbiamo optato per un bando a base d’asta, con scelta per forza di cose influenzata dall’importo proposto. Anche in quel caso sono arrivate comunque tante domande, ma stavolta non volevamo che fosse la cifra offerta a fare la differenza, quanto l’esperienza dei candidati. Predisporre il bando non è stato facile, un forte ringraziamento va a Elena Cariboni che l’ha stilato”.
Com’è avvenuto il processo di selezione? A esporre l’iter sempre il presidente del Cai Dervio: “Una ventina di persone hanno innanzitutto visionato il rifugio, ma solo una dozzina di queste ha inviato una pec. Una prima scrematura l’abbiamo fatta leggendo i curriculum e, con le quattro coppie rimaste, abbiamo organizzato incontri separati in sede per conoscerle più da vicino. Tra queste abbiamo scelto poi i gestori”.
Il rifugio Roccoli Lorla diventerà operativo tra fine aprile e inizio maggio, tutti i giorni week-end inclusi, da inizio giugno a fine ottobre, e di sabato e domenica i restanti mesi dell’anno. I gestori potranno chiudere dopo l’Epifania per un mese. “Mancano alcuni aspetti tecnici e burocratici da completare prima di iniziare. Cercheremo di tenere aperto il rifugio il più possibile durante l’anno: in qualunque periodo c’è una bella affluenza, anche d’inverno. Se prima non si muoveva nessuno, adesso tanti vanno a ciaspolare o a fare altre attività sulla neve, o semplicemente una passeggiata. Con il rifugio aperto potranno trovare ristoro”, conclude Rusconi.