LECCO- Dopo la denuncia di alcuni cittadini e la lettera ricevuta e pubblicata dal nostro giornale, in merito ai disagi riscontrati dagli utenti dei centri prelievi periferici, diamo ora spazio alla replica dell’Azienda Ospedaliera:
“La Direzione Sanitaria dell’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lecco ha scritto, in questi giorni, al Presidente del Distretto di Lecco Luigia De Capitani e al sindaco di Colico Raffaele Grega a proposito delle criticità emerse presso alcuni centri prelievi sul territorio e dei disagi che alcuni utenti hanno manifestato e segnalato anche ai loro stessi primi cittadini. Analoga missiva ha raggiunto anche l’assessore ai Servizi Sociali di Galbiate Amabile Milani.
Nella lettera il Direttore Sanitario Patrizia Monti fa il punto sulla situazione, ma sottolinea anche alcuni aspetti significativi. Intanto richiama la normativa a cui l’Azienda si è rigorosamente attenuta nella procedura per l’affidamento della gestione dei punti prelievo e riassume tutto ciò che è stato realizzato per “ridurre il potenziale ipotetico disagio connesso al cambiamento di gestione”, in termini di passaggio di consegne tra il vecchio e il nuovo gestore, di formazione degli operatori amministrativi e sanitari della cooperativa Sociale Solaris di Carpi (il soggetto che si è aggiudicata la gara) e in termini di necessario affiancamento con il personale ospedaliero.
Il servizio – come riconosce nella corrispondenza la stessa Direzione Sanitaria, riferendo anche una serie di episodi – è partito con molte difficoltà. Tuttavia si ricorda che “le procedure di prelievo, in particolare quelle amministrative che comportano la conoscenza delle regole di esenzione e di inserimento dati e l’immissione di codici, diventano via via automatiche nel tempo e comportano solo con l’utilizzo del sistema un miglioramento dei tempi e una soddisfacente qualità dei dati inseriti”.
Comunque sia , dal primo agosto, l’attività del nuovo gestore è stata quotidianamente monitorata intervenendo laddove è stato necessario con misure concrete per far fronte alle criticità segnalate e riscontrate. Di più: questa settimana c’è stato un incontro formale con la cooperativa nel corso del quale le è stato chiesto di “stabilizzare il personale sul singolo punto prelievo, di sostituire le figure in difficoltà, di avere report puntuali e quotidiani”: Sono state , altresì, riproposte ore di formazione e “chiesto rassicurazioni sulla completa autosufficienza e la garanzia che non verranno a crearsi disservizi e danni all’immagine dell’Azienda Ospedaliera derivanti dalla completa autonomia gestionale dell’attività”, vero e proprio “adempimento contrattuale”.
La missiva del Direttore Patrizia Monti si conclude ricordando che “l’Azienda Ospedaliera ha svolto un importante ruolo per preparare, supportare il cambiamento, verificarne la ricaduta organizzativa e qualitativa e contenere le difficoltà che usualmente accompagnano le modifiche nella gestione di un servizio”. Si ribadisce, altresì, “l’assoluta intenzione dell’Azienda di mantenere l’attività di prelievo sul territorio e mantenerla con il massimo della qualità possibile”.
L’attività , in costante miglioramento, continuerà ad essere monitorata. Ciò nodimeno si auspica che “eventuali rallentamenti, connessi a mancati automatismi che necessariamente prendono corpo nel tempo” siano “compresi e con pazienza tollerati” : al contempo si chiede di “segnalare eventuali inadempienze o rilevanti disagi per avere quel feed back che ci possa aiutare a migliorare sempre più e nel più breve tempo possibile la qualità del servizio”.