Un episodio, non isolato, di degrado e inciviltà
“Il Comune non può arrivare ovunque, le famiglie ci devono dare una mano a educare”
MANDELLO – “Viva la civiltà”. Con tre parole Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello, ha espresso sui social tutto lo sconcerto verso la serie di rifiuti abbandonati in via Luzzeno e Rongio, nell’angolo di un parcheggio in prossimità del fiume Meria, in località Molina. Tre parole ironiche, ma che poco fanno sorridere di fronte allo scenario di degrado e inciviltà reso noto ieri, martedì. E non sarebbe un episodio isolato.
“I riversamenti sono continui – ha precisato il primo cittadino – un giorno hanno gettato della carta, quello dopo dodici sacchi della spazzatura. E di fatti di incuria ce ne sono stati altri, non solo nella zona fotografata. Si tratta di qualche ignorante dal punto di vista ambientale, indubbiamente. Trovare il colpevole (o i colpevoli) è dura perché non ci sono telecamere in zona, ci stiamo attrezzando per mettere fototrappole, ma pensare di riempire il paese di sistemi di sorveglianza fissi è difficile per tanti motivi, bisognerebbe averli ovunque”.
Se il responsabile (o i responsabili) di questa storia è difficile da far emergere, una cosa è certa: “C’è un problema di educazione civica che manca. Il Comune da solo non può tutto, le famiglie ci devono dare una mano nel rendere i nostri giovani rispettosi dell’ambiente. Dobbiamo prestare maggiore attenzione a questo tema”, ha concluso Fasoli.