E’ morto Ermanno Salvaterra, alpinista e guida alpina. Aveva 68 anni

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Ermanno Salvaterra (foto Andeoutdoor)

L’incidente venerdì pomeriggio sul Campanile Alto, è precipitato in seguito ad un probabile cedimento di roccia

Salvaterra era noto a livello internazionale per le sue imprese sulle Dolomiti del Brenta e in Patagonia

LECCO – Lutto nel mondo dell’alpinismo per l’improvvisa scomparsa di Ermanno Salvaterra, scalatore e guida alpina trentina, noto per le sue imprese sulle Dolomiti di Brenta e sulla montagne della Patagonia.

L’alpinista, 68 anni, è morto ieri, venerdì 18 agosto, sulla via Hartmann/Krauss, sulla cresta occidentale del Campanile Alto, dov’era impegnato insieme ad un cliente. Stando a quanto appreso sembra che sia precipitato per circa una ventina di metri in seguito ad un cedimento di roccia.

I soccorritori sono stati allertati poco dopo le 14 di venerdì pomeriggio, in posto si è portato l’elicottero che ha verricellato i tecnici del Cnsas sul luogo dell’incidente. Purtroppo per Salvaterra non c’è stato nulla da fare: la salma è stata recuperata e trasportata a Madonna di Campiglio mentre il compagno di cordata è stato riportato a valle illeso.

Anche il mondo lecchese esprime cordoglio per la perdita di Salvaterra, conosciuto anche come l’ “Uomo del Torre” per le sue numerose spedizioni sul gruppo del Cerro Torre. I Ragni di Lecco hanno ricordato l’alpinista con una foto della Patagonia e anche il Team Ande, con cui Ermanno collaborava, gli ha dedicato un pensiero: “Grazie per aver creduto in noi, scegliendo di farci vivere una delle tue folli ed entusiasmanti avventure, accompagnandoti e supportandoti nel tuo sogno! È stato per noi un onore, ti ricorderemo sempre con sorriso e piglio ineguagliabili. Ciao Ermanno, grazie per essere stato un insegnante, un sognatore ma soprattutto un Amico”.

L’ultimo saluto a Salvaterra si terrà domenica 20 agosto alle 17 presso il cimitero Pinzolo.