Chiusura asilo di Varenna, pesante critica dell’ex sindaco Molteni

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carlo molteni

“Chi davvero ha a cuore un’istituzione centenaria, si batte con le unghie e coi denti per poterla mantenere”

VARENNA – Non va per il sottile l’ex sindaco di Varenna Carlo Molteni ora capogruppo consigliare della civica di minoranza Per Varenna intervenendo sull’imminente chiusura dell’asilo Pirelli per il quale anche i genitori dei bambini che lo frequentano avevano criticato la scelta dall’Amministrazione.

Molteni punta il dito contro l’Amministrazione del sindaco Mauro Manzoni per aver agito nel periodo delle vacanze approvando una delibera con cui il Comune compartecipa con poco più di 6mila euro alla chiusura. “E’ costume della politica furbetta, di prendere decisioni impopolari e scriteriate, in periodi nei quali la gente pensa ad altro – sottolinea Molteni – Infatti, gli aumenti della benzina venivano fatti in occasione delle partite della nazionale o le tassazioni più nefande sotto il solleone… I tempi sono cambiati, ma il metodo è sempre quello, e gli amministratori ‘moderni’ di Varenna, non sono da meno di quelli di un tempo. Si dice che dai cattivi esempi bisogna imparare ad essere migliori ma, a quanto pare, non è così”.

Quindi prosegue: “In piena settimana ferragostana la Giunta si è riunita per deliberare un contributo straordinario per l’Asilo di Varenna. Di per sé sarebbe anche un fatto meritorio se non fosse per la motivazione di questa straordinarietà che recita: Delibera di Giunta n. 84 ‘Concessione di contributo straordinario a titolo di compartecipazione alle spese di chiusura della scuola dell’Infanzia GB Pirelli di Varenna’ euro 6.333”.

Molteni passa quindi all’analisi della delibera: “Come già più volte ribadito il problema della difficoltà economica dell’Asilo di Varenna era già presente prima dell’ultima campagna elettorale e, pur sapendolo, hanno pensato bene di nascondere il problema in un cassetto. Allora, i seimila euro potevano bastare a risollevarne le sorti e garantirne un futuro”.

Molteni sostiene che l’Amministrazione Manzoni abbia “ignorato il problema fino a quando, un bel giorno, sindaco e Giunta si sono ritrovati ad approvare la chiusura dell’Asilo perché ormai i soldi da metterci erano troppi. Ciò senza colpo ferire, adeguandosi passivamente senza nemmeno fiatare, senza neppure prendere in considerazione se ci fossero delle possibilità di sopravvivenza ma soprattutto, senza prima comunicare ai genitori dell’aggravarsi della situazione”.

L’ex sindaco accusa l’Amministrazione Manzoni di non aver cercato soluzioni: “Accorgendosi che avevano scatenato un putiferio in paese, nonostante tutto, non si sono nemmeno sognati di cercare alternative per tenere in piedi l’Asilo, lavandosene le mani demandando ad altri, certo con meno autorevolezza di un’amministrazione comunale, di ricercare soluzioni e contattare chiunque avrebbe potuto dare una mano, aspettando passivamente che le soluzioni venissero proposte da altri prendendosi bellamente gioco di loro limitandosi a garantire la struttura e il contributo”.

Per Molteni ogni giustificazione addotta non regge: “Predicavano che non avevano i soldi per risanare l’Asilo, adducendo a giustificazione, lo spauracchio tanto caro al sindaco del danno erariale? Scusa patetica di chi non vuole intervenire a risolvere i problemi. Il principio si può applicare sia per i 6.333 euro come per 40/50 mila. E’ perfettamente lo stesso. Allora perché sì a 6.333 e no a quanto sarebbe bastato per non chiudere?
La ragione è una sola, e dopo questo atto formale, appare in tutta la sua evidenza. A questa amministrazione non interessa più l’Asilo, anzi, meglio così. Perché chi davvero ha a cuore un’istituzione centenaria, si batte con le unghie e coi denti per poterla mantenere. E la scusa della Corte dei Conti è solo pretestuosa. Allora gli oltre 200 mila euro spesi per non fare la rotonda sono soldi spesi bene?”, conclude Molteni.