Durante la campagna stratigrafica il ritrovamento di tracce di affreschi arcaici
“Ecco la meraviglia: Sant’ Egidio continua ad alimentare il nostro stupore”
LECCO – “La scorsa settimana, in occasione della campagna stratigrafica alla chiesa di Sant’Egidio a Bonacina, autorizzata dalla Soprintendenza, è accaduto quanto speravamo: il ritrovamento di tracce di affreschi arcaici, all’interno del catino absidale e sull’arco presbiterale”.
Ad annunciare la notizia è stata l’associazione “Insieme per Sant’Egidio” presieduta da Domizia De Rocchi. Una scoperta importante come testimonia la relazione dell’architetto Luisa Carolina Valsecchi.
“Il volto di un profeta (Jonas?) con decori e motivi floreali. I colori alla calce sono splendidamente conservati e trasmettono una vivacità inaspettata – si legge -. Grazie alle mani sapienti delle restauratrici della ditta Luzzara restauri di Civate, ora abbiamo un prezioso elemento in grado di fornire nuovi dati storici e temporali. La relazione tecnica della ditta Luzzana si conclude affermando che ‘nonostante i numerosi interventi manutentivi, eseguiti con il nobile intento di conservare e dare all’interno del sacro edificio un aspetto dignitoso, è stato possibile far riemergere porzioni di elementi decorativi e
pittorici riconducibili a vari periodi esecutivi, ascrivibili a diverse epoche. Le stratigrafie hanno evidenziato la presenza di fasce decorative riscontrabili sotto un salo strato di scialbo. Proseguendo l’indagine in profondità e in una zona priva del frammento decorativo, si è arrivati ad una superficie discretamente conservata ove è rappresentata una figura, probabilmente un profeta, riconducibile ad un momento esecutivo, con ogni probabilità, ascrivibile al periodo compreso tra la metà del secolo XIV e i primi decenni del Quattrocento. Gli interessanti elementi decorativi e pittorici emersi, miracolosamente sopravvissuti a innumerevoli ripristini e rifacimenti, dovranno essere riportati alla luce recuperando in primo luogo le decorazioni più recenti, proseguendo poi con cautela il lavoro di ricerca di eventuali ulteriori altri reperti’. Ora è possibile procedere con un accurato rilievo materico e del degrado su tutte le superfici della chiesa e concordare con gli organi di tutela un progetto conservativo adeguato”.
A Sant’Egidio, da alcuni mesi, si susseguono eventi culturali e campagne di studio per valorizzare e proteggere il bene. Sono tantissime le figure che lavorano, pensano e contribuiscono e l’architetto Valsecchi ne fa parte rivestendo un ruolo tecnico: “E’ facile trovare un coinvolgimento anche spirituale grazie al luogo e alle persone che incontro lì. La chiesa è come uno scrigno di sapere e di fede. Molteplici documenti e fonti storiche reperite aspettano di essere tradotte, studiate e divulgate. La conoscenza del bene è il primo passo per proporre un corretto intervento conservativo”.
San Giona, il profeta mangiato dalla balena
“Il 21 settembre si festeggia S. Giona, profeta ebreo antico, protagonista dell’omonimo libro dell’Antico Testamento. Ma, in questo 21 settembre 2023, Giona è tornato veramente alla luce durante le indagini autorizzate dalla Soprintendenza e svolte dalla Ditta Luzzana Restauri di Civate nella Chiesetta di S. Egidio in Lecco, sopra Bonacina – ha detto la presidente dell’associazione “Insieme per Sant’Egidio” Domizia De Rocchi -. La chiesetta è balzata di recente agli onori della cronaca per essere arrivata 1^ in Provincia di Lecco, 4^ in Lombardia, 14^ in Italia, come Luogo del Cuore Fai 2023, con quasi 8.000 segnalazioni”.
Come conseguenza, in forza di precedenti donazioni espressamente destinate alla chiesetta, la Parrocchia Beata Vergine di Lourdes, nelle persone di Don Walter Magnoni e Don Marco Tenderini, ha assegnato allo Studio Tecnico e Architettura della
Dott. Arch. Luisa Carolina Valsecchi la redazione del progetto di restauro conservativo
e all’Ing. Christian Amigoni il progetto per il rinforzo strutturale dell’Oratorio campestre dedicato a Sant’Egidio, il cui valore storico e identitario per la comunità è indiscusso.
“Ed ecco “la meraviglia”: durante le indagini stratigrafiche sulle superfici interne le restauratrici Anna e Orietta, sotto la supervisione del Maestro Giacomo Luzzana, hanno
riportato alla luce l’immagine potente di quello che sembra proprio essere il profeta Giona – ha continuato -. Sono in corso le verifiche e gli approfondimenti da parte degli organi preposti, per la datazione e le informazioni aggiuntive ma già ora possiamo sostenere che S. Egidio continua ad alimentare il nostro stupore”.
“Possiamo parlare di un edificio dalla solenne umiltà, capace di accogliere tutto e tutti, dal pianista jazz ai filosofi del festival, dal quartetto d’archi al flauto di Pan. E anche di un contesto ambientale, di un’oasi di pace a ridosso della città accessibile a tutti e soprattutto ricco d’acqua. Forse non è un caso, oltre alla coincidenza del 21 settembre – S. Giona con la data della sua riscoperta, che il primo volto riapparso, appunto il profeta Giona, sia così strettamente collegato all’acqua”.