Il podista lecchese sul podio nella maratona “atipica” che presenta 1.000 metri di dislivello
“Bene fino al 25° chilometro, poi la fatica a iniziato a farsi sentire e ho dovuto gestire le energie”
LECCO – 3life protagonista con Daniele Tentori ad Alba dove domenica è andata in scena l’Ecomaratona del Barbaresco e del Tartufo bianco di Alba, appuntamento podistico di sempre maggior richiamo tra i podisti che quest’anno giungeva alla sua 14esima edizione. Un evento che unisce sport e valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze enogastronomiche che fanno delle Langhe una terra di sempre maggior richiamo turistico.
42 o 21 chilometri di corsa con partenza e arrivo ai piedi del Duomo di Alba attraversando tutta la regione del Barbaresco per una gara estremamente impegnativa con i suoi continui saliscendi che poco ha a che fare con le maratone tradizionali su strada. I mille metri di dislivello finali lo dimostrano.
L’atleta di Civate Daniele Tentori, classe ’83, è da diverse stagioni un affezionato partecipante alla gara nella quale è sempre riuscito a ottenere grandi risultati: ottavo nel 2019, due decimi posti consecutivi nel 2020 e nel 2021. Domenica, al quarto tentativo, è finalmente arrivato l’exploit con il secondo posto finale in 3h11’32” battuto solo dall’atleta di casa dell’Avis Atletica Bra Lorenzo Perlo che trionfa nettamente in 2h55’41”.
“Usando un termine ciclistico questa gara per me è diventata una ‘Classica monumento’ – commenta Daniele a fine gara -. Maratona atipica con quasi mille metri di dislivello in un paesaggio fantastico che ripaga la fatica. Passaggi continui tra vigneti e noccioleti con profumi inebrianti. Il secondo posto è stato abbastanza inaspettato visto che il tempo per allenarsi è sempre meno e il poco tempo libero preferisco dedicarlo a mia figlia Syria nata a gennaio. A onor del vero quest’anno il livello partenti non era altissimo tant’è che nel 2021 con lo stesso tempo arrivai decimo. Gara bene fino al 25° chilometro, poi la fatica a iniziato a farsi sentire e ho dovuto gestire le energie fino al “muro” del 37° chilometro dove i crampi hanno preso il sopravvento. Arrivo in parata fino al centro di Alba e pranzo tipico piemontese per reintegrare le energie!”.