Ospedale di Merate, le richieste del tavolo della sanità dopo il vertice con Bertolaso

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Alcuni esponenti del tavolo della sanità del Meratese

Il tavolo della sanità del Meratese interviene dopo la visita in città dell’assessore regionale Bertolaso

“Continuiamo a monitorare la situazione del Mandic e guardiamo con soddisfazione i passi in avanti svolti negli ultimi giorni”

MERATE – Il mantenimento dell’ospedale di Merate come presidio Dea di 1° Livello; il costante coinvolgimento degli amministratori del territorio; chiarezza sulle prospettive del punto nascite e chiarimenti sui reparti, come la psichiatria, non più riattivati dopo il periodo Covid 19.

E’ quanto chiede il tavolo della sanità del Meratese all’indomani del vertice, avvenuto mercoledì scorso, tra l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso e i sindaci del Meratese e del Casatese in merito alla difficile situazione vissuta dall’ospedale San Leopoldo Mandic, con una serie continua di dimissioni di personale medico e infermieristico.

“Continuiamo a monitorare la situazione del Mandic e guardiamo con soddisfazione i passi in avanti svolti negli ultimi giorni” fanno sapere i rappresentanti del tavolo, promosso dal Pd Merate, rivendicando di avere contribuito nella scrittura “a più mani” della mozione proposta agli Amministratori del territorio -. In particolare, in merito al passaggio dell’Assessore al Welfare Bertolaso e alle votazioni che si stanno svolgendo nei diversi Consigli Comunali e auspichiamo, come successo a Casatenovo e Merate, una piena approvazione di entrambe le mozioni presentate nei diversi Comuni a sottolineare la complementarietà e il supporto reciproco che i testi possono fornire per la causa dell’ospedale di Merate”.

Guido Bertolaso

Non solo. “L’augurio è quello che continui nel territorio questa fase di collaborazione tra gli enti locali, in primo luogo con la Conferenza dei Sindaci e all’Assemblea Distrettuale, in vista dell’ulteriore passaggio con l’Assessore Bertolaso nel mese di gennaio. Rispetto a questo importante appuntamento, ci auguriamo che i sindaci possano discutere nei tavoli istituzionali punti concreti di rilancio del presidio e della rete socio-sanitaria del territorio”.

Tra le richieste spiccano il mantenimento dell’ospedale di Merate come presidio Dea di 1° livello e la necessità di rendere disponibile agli amministratori il patrimonio informativo relativo alle strutture sanitarie presenti sul territorio e ai bisogni del territorio stesso per poter, di concerto con Regione e Asst, contribuire attivamente al disegno dell’offerta di servizi futuri.

Il tavolo della sanità chiede “chiarezza sulle prospettive del punto nascite anche alla luce delle numeriche dell’ultimo anno guardando agli andamenti delle strutture vicine o similari per individuare le cause di tale situazione e provvedere a opportuni interventi. Basti pensare che dai dati Agenas dal 2015 ad oggi le nascite presso l’Ospedale di Merate sono passate da 950 del 2015 a 281 del 2022 con una riduzione del 70% a fronte di un calo della natalità da dato IStat in Provincia di Lecco che passa da 8,3 nascite x 1.000 abitanti del 2015 al 6,3 del 2022 ovvero “solo” un -25% circa. Negli ospedali della zona come ad esempio Lecco, Vimercate e Carate abbiamo rispettivamente una riduzione del -0,5% Lecco, -30% Vimercate, -37% Carate a conferma che la situazione del presidio meratese va oltre la contingenza del calo demografico”.

Infine, si chiedono anche chiarimenti sui reparti non più riattivati, come la psichiatria, dopo il periodo Covid-19.

“Continueremo la nostra azione di monitoraggio circa la situazione del Mandic nel solco delle iniziative svolte nel perimetro della campagna “adottiamo il nostro Ospedale” che ha raccolto oltre 12.000 cittadini che hanno firmato per testimoniare la necessità di risposte e un futuro certo per l’Ospedale Mandic e la Sanità Territoriale e di cui ci facciamo carico collaborando e stimolando le istituzioni. Invitiamo nuovamente chi vuole unirsi per mettere a fattor comune le proprie competenze ed esperienze”.