LECCO – E’ stata una vera e propria svolta il decreto legislativo 231/2001 che ha introdotto, per la prima volta in Italia, il concetto di responsabilità penale alle imprese per reati commessi dai propri amministratori o dai dipendenti dell’azienda: la norma ha permesso di punire non più solo le persone fisiche, quindi i singoli ritenuti responsabili di illeciti, bensì l’intera azienda con pesanti sanzioni pecuniarie o addirittura con l’interdizione dell’esercizio di attività.
Per evitare la pronuncia di una sentenza penale di condanna e soprattutto l’applicazione di misure cautelari nella fase delle indagini preliminari, l’azienda deve dimostrare di aver adottato e attuato un modello di organizzazione e di gestione idoneo alla prevenzione dei reati.
L’applicazione del decreto ha incluso originariamente i reati relativi ai rapporti con la Pubblica amministrazione (truffa allo Stato, concussione, corruzione di pubblici ufficiali) coinvolgendo società interessate da gare d’appalto pubblico; nel 2004, però, gli scandali finanziari come i casi Parmalat e Cirio hanno spinto il legislatore ad estendere la norma ai reati societari come l’aggiotaggio, la falsa comunicazione societarie e del conflitto d’interessi o l’impedito controllo.
Lo stesso anno, Regione Lombardia ha deciso di allargare le legge alle Aziende Sanitarie Locali e Ospedaliere, introducendo il Modello di organizzazione e controllo insieme all’Organismo di Vigilanza (Odv).
“E’ una norma che mira alla prevenzione – spiega il direttore amministrativo dell’Azienda Ospedaliera di Lecco, Roberto Pinardi – obbligando le strutture a dotarsi di sistemi di monitoraggio interno al fine di prevenire i reati”.
All’OdV è infatti affidato il compito di vigilare sul funzionamento e sull’osservanza dei principi enunciati nel Codice Etico Aziendale e delle misure preventive dei reati contenute nel Modello di organizzazione e controllo.
“Sono diversi gli ambiti sensibili per un azienda sanitaria – sottolinea il direttore – come la gestione delle liste d’attesa, gli appalti, la sicurezza dei lavoratori o l’erogazione di fondi. A Lecco è stato fatto molto in questi anni e crediamo nell’utilità di un momento d’incontro con le altre aziende ospedaliere lombarde, per confrontarsi e fare il punto della situazione”.
L’ appuntamento è stato fissato per la mattinata mercoledì 10 ottobre, presso l’Auditorium “Casa dell’Economia” di via Tonale e vedrà gli interventi, oltre che dello stesso Roberto Pinardi, di importanti personaggi dal panorama sanitario regionale e del mondo giuridico. PROGRAMMA COMPLETO