Disabilità, anche le associazioni lecchesi in piazza contro i tagli ai caregiver

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La manifestazione si è svolta martedì mattina sotto il Pirellone

Fontana (Uildm Lecco): “I tagli sono un attacco diretto a chi dovrebbe essere protetto e non abbandonato”

LECCO – C’erano anche tante associazioni del lecchese alla manifestazione che si è svolta martedì mattina davanti al Pirellone per chiedere a Regione Lombardia e al Governo di fare un passo indietro sui tagli per le risorse destinate ai caregiver di persone disabili. Centinaia le persone che hanno aderito alla protesta, radunate in Piazza Duca D’Aosta, circa 200 le associazioni presenti per dire no ad un provvedimento che rischia fortemente di penalizzare le persone più fragili.

I tagli all’assegno economico destinato ai caregiver sono previsti dal Piano nazionale per la non autosufficienza recepito dalla Regione con una delibera a fine 2023. A fronte della riduzione del contributo economico era stato promesso un aumento dei servizi rivolto alle persone con disabilità.

“E’ una decisione assurda, un attacco diretto a chi avrebbe bisogno di essere tutelato e non abbandonato – il commento di Gerolamo Fontana, presidente di Uildm Lecco, presente alla manifestazione – sono stato contento di vedere tanta mobilitazione, ignobile invece lo spostamento del Consiglio Regionale, che avrebbe dovuto tenersi quella mattina, al pomeriggio, quasi abbiano voluto evitarci. Ma noi eravamo lì, in tantissimi, a manifestare e a chiedere di finanziare le risorse regionali necessarie. E’ possibile che su un bilancio da 30 miliardi non si possano risparmiare 10 milioni da destinare a chi ne ha bisogno? La nostra paura più grande – ha detto Fontana – è che altre regioni possano seguire a ruota la ‘grande’ Lombardia: per questo motivo stiamo pensando di muoverci a livello nazionale con una manifestazione a Roma”.

Alla protesta era presente anche l’assessore al Welfare del Comune di Lecco Emanuele Manzoni: “Sappiamo tutti qual è il grande ruolo che svolgono i famigliari e quanta qualità di vita passa dall’alleanza tra i diversi soggetti in campo – ha commentato – è importante finanziare i servizi tanto quanto il sostegno ai caregiver. Metterli in competizione è un errore che rischia di generare inutili fratture. Nelle scorse settimane mi sono attivato insieme ai colleghi e alle colleghe dei comuni capoluogo portando questo punto di vista all’assessora di Regione Lombardia: auspico davvero che ci possa essere un ripensamento e si possano trovare le risorse necessarie per rifinanziare le misure. Si può fare, si deve fare” ha concluso.

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