La rassegna realizzata all’interno delle celebrazioni per il 50° del Cerro Torre
Appuntamento al Nuovo Cinema Aquilone di Lecco alle ore 21
LECCO – Si erano lasciati così, in mezzo alla bufera, con quella frase che pareva quasi un presagio di sventura: “Se non siamo giù al campo base per il 16 o il 17 di gennaio, veniteci a cercare…”. Queste le ultime parole con cui Casimiro Ferrari, Mario Conti, Pino Negri e Daniele Chiappa si erano congedati dagli altri otto compagni della spedizione “Città di Lecco”, costretti dalla scarsità dei viveri ad abbandonare l’assedio alla Parete Ovest del Cerro Torre.
Avevano preso questa decisione estrema per dare alle due cordate di punta ancora qualche giorno di autonomia, nella speranza che un miglioramento del tempo potesse dar loro l’opportunità per raggiungere la vetta. Per gli otto rientrati all’Estancia Halvorsen quelli che seguirono furono probabilmente i momenti più drammatici della spedizione: giorni interi trascorsi con lo sguardo verso il fronte del ghiacciaio, nell’attesa di veder comparire i quattro amici rimasti sulla “Montagna Impossibile” e nell’ansia che qualcosa fosse andato storto senza che loro potessero fare o saperne nulla.
Poi, finalmente, ecco due puntini colorati comparire all’orizzonte. Si fanno sempre più vicini e, dietro di loro, eccone altri due. I colori delle giacche e dei pantaloni cominciano a svelare l’identità: “Sono il Pino e il Mariolino! Arrivano anche il Miro e Ciapin!”. Si riabbracciano gli uomini del Torre e piangono, ma di gioia: “Cima, ce l’abbiamo fatta!”
Un’immagine un po’ appannata (forse gli occhi del fotografo erano troppo umidi e le mani troppo tremanti per mettere a fuoco…) immortala quel momento: il Miro butta le braccia al collo di un piccoletto, probabilmente si tratta di Angelino Zoia il più minuto dei dodici scalatori. Ha i vestiti strappati Casimiro e sotto ai guanti a brandelli s’intravedono le mani martoriate dal gelo.
È un abbraccio che dice tutto: racconta la fatica, il rischio, la determinazione estrema e, assieme, la fratellanza e quel legame unico e speciale che ha unito gli uomini del Torre fra loro e ai tanti, tantissimi che li hanno sostenuti, ammirati e attesi con identica ansia fino al loro ritorno in Italia, per allargare infine quello stesso abbraccio a tutta la città di Lecco.
Questa sera, 14 maggio, il primo dei due appuntamenti di Nuovo Cinema Patagonia, rassegna cinematografica diffusa pensata all’interno del progetto Cerro Torre Parete Ovest 1974-2024, realizzata per festeggiare il 50° della salita dei Ragni di Lecco al Cerro Torre. Stasera in programma il film “Torre del Vento”.