Via libera al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e il Biciplan

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Renata Zuffi

Il progetto avviato nel novembre 2021

L’assessore Zuffi: “La città vuole risolvere i problemi legati al traffico alzando lo sguardo verso una mobilità sostenibile”

LECCO – ll Consiglio comunale ha approvato il “Piano Urbano della Mobilità Sostenibile” (PUMS) con relativo Piano di settore “Piano Urbano della Mobilità Ciclistica” (Biciplan), presentato dall’Assessora all’Ambiente e alla Mobilità Renata Zuffi.

Un progetto avviato nel novembre del 2021, proseguito con l’adozione da parte della Giunta nell’aprile del 2024 e terminato proprio nella seduta dell’assise comunale del 22 luglio. Si è trattato di un percorso partecipato che, oltre a cinque Commissioni consiliari, ha visto altrettanti incontri pubblici con cittadini, associazioni, stakeholders.

Il PUMS è un piano strategico decennale che mette al centro la sostenibilità degli spostamenti, la messa in sicurezza dell’utenza più fragile (pedoni e ciclisti), lo sviluppo ecologico e innovativo delle diverse opzioni di trasporto pubblico, l’accesso inclusivo alla mobilità.

“Lecco non è stato obbligata dalla normativa ma ha scelto di dotarsi di un PUMS perché, per il tipo di flussi e di movimenti urbani extraurbani e di attraversamento che interessano la città, vuole risolvere i problemi legati al traffico alzando lo sguardo verso una mobilità sostenibile – è il commento dell’Assessora ad Ambiente e Mobilità Renata Zuffi –. La mobilità sostenibile è, infatti, un obiettivo dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: il fine è quello di garantire a tutti l’accesso a un sistema di trasporti accessibile e sostenibile, potenziando i trasporti pubblici, con particolare attenzione ai bisogni di coloro che sono più vulnerabili, quali donne, bambini, persone con invalidità e anziani”.

Il PUMS prevede diverse azioni da realizzarsi nel breve, medio e lungo periodo, tra le quali: la realizzazione di sentieri urbani, itinerari ciclabili e ciclovie lungo tutta la città; la moderazione del traffico fino ad arrivare all’istituzione della cosiddetta “Città 30” (ad esclusione degli assi di attraversamento che resteranno a 50 km/h); l’istituzione delle “strade scolastiche”; l’efficientamento del trasporto pubblico locale; l’implementazione di una mobilità inclusiva per tutti, della sharing mobility e della smart mobility; l’individuazione di aree e nodi d’interscambio; l’istituzione di nuove politiche per la sosta volte a sostenere il ricambio nelle aree centrali e a favorire quelle periferiche.

“Nel PUMS e nel Biciplan si trovano scelte concrete, realizzabili, misurabili nel tempo – conclude l’Assessore Zuffi –. Definirle in una strategia di mobilità vuol dire costruire il processo concreto per realizzarle e monitorare nel tempo quanto fatto e quanto magari è anche da modificare.”