L’impegnativo percorso di Beatrice Colli nel bellissimo mini docufilm
L’arrampicatrice lecchese ha concluso al 9° posto conquistando il primato nazionale specialità Speed
LECCO – Sacrificio, impegno, disciplina e determinazione. Sicuramente non bastano quattro parole per descrivere la splendida parabola di Beatrice Colli, climber lecchese che nel giro di 8 anni è approdata all’Olimpiade partendo da una piccola palestra di arrampicata di provincia.
La 19enne di Colico, nata e cresciuta nella squadra di arrampicata sportiva dei Ragni di Lecco, oltre al fisico è dotata anche di una spiccata intelligenza che l’ha portata a gareggiare a Parigi, nella competizione più importante, sfiorando di un soffio l’accesso alle fasi finali e facendo segnare il primato nazionale e il primato personale (risultati non scontati nella gara più dura della stagione) nell’emozionante specialità Speed.
Ecco un breve documentario, girato lo scorso febbraio e pubblicato alla vigilia dell’appuntamento Olimpico, dove l’atleta lecchese racconta in pochi minuti cosa sono stati gli ultimi 8 anni, un percorso durissimo ma carico di soddisfazioni affrontato in simbiosi con il suo allenatore Fabio Palma.
“Si è chiuso un ciclo aperto nel giugno 2016, quando una signora molto distinta si presentò in palestra con una bambina vagamente somigliante a un ‘insetto stecco’ e dall’espressione ondulata fra il serioso e il broncio. Che poi, a dirla tutta, tuttora non è sempre chiaro quale sia la dominante, fermo restando che in realtà Bea è fra le più simpatiche e vulcaniche donne in circolazione – ha ricordato il suo allenatore con molto affetto -. Solo che nella sua passione, diventata lavoro, non c’è spazio per perdite di tempo. Ed è questo che ci ha accomunato dal primo minuto: la mia faccia serissima di quel primo minuto non era arrabbiatura o altro, avevo appena iniziato ad allenare e sentivo il carico emotivo enorme di non fare stupidaggini su una decina, poi ventina, di bambini. E quindi, due persone note per essere regina e re dei casinisti sono state insieme per 8 anni senza mai deviare per un attimo dall’obiettivo di fare il meglio possibile”.
Un video prezioso, ancor più dopo la brillante prestazione Olimpica, perché fa capire cosa può frullare nella testa di una bambina prima, poi ragazza e donna, che con immani difficoltà è arrivata nona all’Olimpiade. Ricordiamo che Lecco non è ancora dotata di una struttura adatta alla specialità Speed (sono in corso in questi mesi i lavori per adeguare la palestra di arrampicata di via Carlo Mauri) e in questi anni ha dovuto girare mezza Lombardia per potersi allenarsi in maniera adeguata ma, come spesso accade, i tempi dello sport son più veloci di quelli della politica.
“Beatrice Colli a Parigi è arrivata nona, prima delle escluse alle fasi finali – ha concluso Palma riguardando alla gara di ieri -. Il regolamento della Speed è un po’ strano perché, nonostante avesse l’8° tempo totale, è risultata nona, ma sicuramente abbiamo fatto il massimo”.