Imprenditore evade oltre 2 milioni, frutto di truffe ad anziani

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    guardia di finanza

    LECCO – “Orecchie da Mercante”, non poteva avere un nome più azzeccato l’operazione con la quale la Guardia di Finanza di Lecco, guidata dal comandante provinciale Corrado Loero, è riuscita ad inchiodare un imprenditore 60enne residente a Lecco, specializzato nella vendita di protesi acustiche e con sede della propria attività in città.

    Secondo quanto rivelato dalle Fiamme gialle, gli apparecchi acustici, da poche centinaia di euro di valore reale e spesso malfunzionanti, venivano venduti a fiduciosi anziani anche per 50 mila euro ciascuno; oltre 2 milioni è la somma sottratta al fisco, più beni immobili, vetture e denaro contante.

    Le innumerevoli operazioni finanziarie, l’elevato tenore di vita e la disponibilità di ingenti risorse economiche dell’imprenditore, ben poco si conciliavano con i 18 mila euro da lui dichiarati mediamente ogni anno. Sono quindi partite le indagini condotte dal Nucleo Polizia Tributaria, che hanno evidenziato come lo “sbadato” lecchese “dimenticasse” di dichiarare al fisco gran parte degli introiti.

    Le successive investigazioni hanno consentito di risalire ad oltre 200 soggetti che, a vario titolo, si erano avvalsi dei servizi forniti dall’imprenditore, permettendo altresì di scoprire come le fatture fiscali venivano rilasciate solo dopo insistenza e comunque, quand’anche emesse, venivano distrutte anziché confluire in contabilità.

    Dalle indagini emerge il ritratto di un uomo senza scrupoli, che per incrementare ulteriormente i propri guadagni non esitava a farsi pagare migliaia di euro per protesi acustiche di scarso valore e malfunzionanti, tanto che gli anziani truffati dovevano ripetutamente tornare da lui per risolvere, a pagamento, i continui guasti.

    E’ per questo aspetto che l’imprenditore era stato denunciato per circonvenzione di incapace e per esercizio abusivo di professione, oltre che reati tributari e riciclaggio; accuse queste ultime rivolte anche alla moglie dell’uomo, sui cui conti correnti venivano periodicamente versati o girati i soldi contanti sottratti al fisco.

    Le attività di polizia giudiziaria e tributaria hanno permesso di recuperare a tassazione 2.200.000 euro di ricavi non dichiarati, oltre a centinaia di euro di violazioni all’IVA, nonché di sequestrare 1,5 milioni di euro tenuti “liquidi” sui conti corrente della coppia, il 50% di due appartamenti e due vetture Range Rover di ultima generazione.