L’assessore rinvia al mittente le critiche: “Le mie proposte ‘inconsistenti’ vengono finanziate da anni da Regione Lombardia”
“La destra di Lecco ha scelto di prendere le distanze semplicemente per la soddisfazione di poter rivolgere l’ennesima critica all’Amministrazione”
LECCO – “Ho letto la difesa confusa e in rincorsa della destra lecchese, come sempre priva di qualsiasi contenuto. Quando non sanno cosa dire, cosa proporre, ossia sempre, attaccano e screditano le persone”. L’assessore Alessandra Durante risponde a tono alle dure critiche espresse dai gruppi di minoranza di centrodestra dopo il consiglio comunale di lunedì (leggi qui). O meglio, come lei stessa precisa, “non rispondo a loro, ma alle centinaia di cittadini, insegnanti, educatori, genitori con cui in questi quattro anni ho costruito un percorso che ci porterà a brevissimo ad essere accreditati ufficialmente in tutta Italia – insieme a pochi altri capoluoghi, alcuni amministrati dalla destra, altri dalla sinistra e altri ancora dai civici – come città Amica dei bambini e degli adolescenti con un riconoscimento dedicato e una cerimonia che condivideremo con l’intera comunità educante. Percorso da cui il centro destra di Lecco ha presto le distanze non approvando, durante l’ultimo consiglio comunale, uno degli ultimi passaggi richiesti proprio per ottenere questo riconoscimento”.
“Questo accreditamento – riprende Durante – contrariamente a quanto si illudono di poter far passare loro parlando di “inconsistenza”, ha proprio tenuto conto delle decine di progettualità attivate (lungo l’elenco citato dall’assessore, dal progetto post scuola per l’infanzia alla primaria all’ampliamento dei posti nei nidi comunali, dalla riqualifica dei parco giochi cittadini ai progetti di screening per l’ambliopia nelle scuole, dal bando baby friendly rivolto ai commerciati all’imminente lancio dello sportello di supporto rivolto alla fascia 10-14 anni, e molti altri). Purtroppo – continua Durante – quando la politica si concentra esclusivamente sul come distruggere l’avversario anziché sul come costruire un bene collettivo, il risultato è quello di allontanarsi anche dai temi che si sono sempre portati avanti e che stanno a cuore a tutti i cittadini. Non hanno certo fatto un dispetto all’Assessore. Hanno mancato di rispetto alle tante realtà che lavorano con me da anni su questo progetto“.
Durante replica anche alla frecciata lanciata dal centrodestra che l’ha definita Influencer: “Nove storie su Instagram per un totale di 9 minuti è il tempo minimo da dedicare per spiegare ai cittadini, non certo alla minoranza, quanto avvenuto.
Comprendo che a loro dia fastidio e che a posteriori si tenti di giustificare una scelta che ha deluso perfino i propri elettori. Anche perché mentre loro contavano le mie storie su Instagram noi portavamo a casa l’ennesimo finanziamento a copertura del 100% da parte di Regione Lombardia (quindi della loro stessa parte politica) sulle mie proposte per i minori e i giovani: come fanno a uscire sui giornali dichiarando le mie idee inconsistenti quando poi, quelle stesse proposte Regione Lombardia le finanzia ormai costantemente da anni? Lo fanno a ripetizione, anche qualche settimana fa: la destra della città di Lecco critica le proposte dell’Amministrazione Comunale che sono finanziate dalla stessa parte politica in Regione Lombardia. Per cui capisco il loro imbarazzo e il tentativo di dare a posteriori una lettura sensata al loro rifiuto di votare a favore della formalizzazione nello statuto del diritto di ascolto e partecipazione dei bambini e dei ragazzi”.
“Ma non importa – conclude Durante – noi andremo avanti e raggiungeremo l’obiettivo per il quale abbiamo lavorato e lo celebreremo presto coinvolgendo l’intera Comunità Educante della nostra città e dell’intero territorio dalla quale, purtroppo, la destra di Lecco ha scelto di prendere le distanze semplicemente per la soddisfazione di poter rivolgere l’ennesima critica all’Amministrazione. Nel Tavolo che ha lavorato a questo progetto sono presenti Ats e Asst Lecco, Les Cultures, rappresentanti delle scuole dell’infanzia, la consulta dei Giovani, l’Ufficio Scolastico Provinciale, solo per citare alcune realtà coinvolte e deluse da questa posizione dei rappresentanti in Consiglio di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia”.
“Sono questi i momenti in cui il proprio spessore umano e politico (in senso profondo) emergono con chiarezza, smascherando la capacità o incapacità di stare dentro gli argomenti anziché trascinare tutto, indistintamente, in polemica o in fazioni le une contro le altre”.