Giunta Brivio tenuta
in scacco da un non eletto…

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LECCO – Francesco Perego, 55 voti alle ultime elezioni comunali del 2010 ottenute tra le fila del PD, avvocato, poco meno che trent’enne e subito dopo passato tra le fila della civica Appello per Lecco come coordinatore del gruppo giovani. Suo malgrado Perego pare sia la pedina che sta tenendo in scacco la maggioranza comunale del sindaco Virginio Brivio.
Com’è possibile? Faccenda complicata, ma le indiscrezioni di Palazzo Bovara chiarirebbero la situazione magmatica che si è venuta a creare ormai da tempo.

Partiamo da lontano, da circa un anno fa, quando nel dicembre 2011 arrivano la dimissioni dell’assessore al Bilancio Mario Moschetti. Da allora il sindaco Brivio ha tenuto per sè la delega rimandando di volta in volta la nomina del nuovo assessore. Di nomi ne sono stati fatti tanti, dai più improbabili a quelli meno, ma su questo fronte nulla è cambiato.

Ciò che è cambiato invece è l’atteggiamento di alcuni consiglieri di maggioranza nei confronti della Giunta. Le prime avvisaglie si hanno nell’autunno del 2011 con Appello per Lecco (Giorgio Gualzetti e Alberto Invernizzi), Sel e Rifondazione (Alessandro Magni) e Idv (Ezio Venturini) che dimostrano un certo distacco nei confronti di alcune decisioni prese da Brivio & C. I malumori si fanno manifestano anche all’interno del gruppoo del PD tant’è che sfociano nelle dimissioni del consigliere Ernesto Palermo che sbatte la porta dando dell’ “incompetente” al capogruppo Giorgio Buizza (vedi articolo) rimanendo però in consiglio come indipendente. Di lì a poco è la volta di Enrico Mazzoleni e Nives Rota che lasciano (vedi articolo), giustificando la loro scelta con la più classica delle motivazioni: impegni personali.

Il clima all’interno della maggioranza si fa sempre più elettrico e parte dei consiglieri del PD  mal sopportano l’atteggiamento della Giunta Brivio accusata, per quel che sì potuto apprendere, di procedere con il paraocchi snobbando il resto del gruppo. Ne nasce un braccio di ferro che, per arrivare a tempi più recenti (consiglio comunale dell”8 ottobre), si traduce in un imbarazzante teatrino concluso con la sfiducia all’assessore Francesca Rota (vedi articolo). Episodio clamorose che possiamo interpretare così: “attenzione che se non ci considerate possiamo mandare tutto il consiglio a carte quarantotto”. Senza dimenticare che, sempre nello stesso consiglio, poco prima Buizza boccia un emendamento della collega di banco Viviana Parisi (vedi articolo), ennesima dimostrazione di come l’aria che si respira nella maggioranza è poco salubre.
E infatti, a metà ottobre, Buizza presenta le proprie dimissioni da capogruppo. Intanto la tensione sale e gira voce che anche il consigliere Salvatore Rizzolino è pronto a dare le dimissioni.

In questo clima rovente tuttavia qualcosa si sta muovendo e infatti sembra che il sindaco Brivio sia ormai pronto a nominare il nuovo assessore al Bilancio che dovrebbe essere l’attuale consigliere nonchè presidente del Comitato Lecchese per il Grande Ciclismo Elisa Corti. Ma la sua nomina determinerebbe l’ingresso in Consiglio di una new entry che, sfogliando l’elenco dei candidati nella lista del PD, risultarebbe essere proprio quel Perego ormai passato sotto la bandiera di Appello per Lecco.Ed ecco l’empasse da superare e un problema da risolvere alquanto delicato a fronte del precario equilibrio della maggioranza.

Non per nulla in questi giorni pare ci sia un gran lavoro dietro le quinte di Palazzo Bovara da parte della Giunta Brivio che vorrebbe strappare ad Appello per Lecco l’assicurazione che, una volta nominato il nuovo assessore al Bilancio, Perego non diventi una mina vagante. Questo perchè approderebbe in Consiglio grazie al PD (gruppo con cui si è candidato) passando però, a rigor di logica, immediatamente tra le fila di Appello per Lecco ridisegnando in questo modo gli equilibri all’interno della maggioranza.

E poi c’è la ciliegina sulla torta giunta di lunedì sera, quando l’assessore Ivano Donato ha annunciato le sue dimissioni dall’Italia dei Valori (vedi articolo), mossa che molto probabilmente determinerà anche la sua uscita di scena dalla Giunta in quanto difficilmente, non essendo più espressione della maggioranza, troverà ancora spazio al fianco di Brivio. Ed così che il “PD-rebus” si fa più complicato di prima.