Perego: “Tutt’altro che una mina vagante”… per il PD

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LECCO – Mai avuto intenzione di essere una mina vagante per la tenuta della Giunta”: è con queste parole che Francesco Perego, praticante avvocato di 25 anni, prende posizione in merito alle voci circolate nei giorni scorsi relative a un suo possibile ingresso in consiglio comunale (vedi articolo).

Perego, cresciuto vicino all’area democratica, ha deciso come indipendente di candidarsi alle elezioni comunali del 2010 e ha collaborato attivamente nella campagna elettorale sotto il gruppo “LC 18:30”, coordinato dai consiglieri Prasanth Cattaneo e Jacopo Ghislanzoni, raccogliendo un consenso di 55 preferenze. Passano due anni dall’attività a sostegno di Virginio Brivio e Perego, “alla ricerca di un impegno civico più concreto rispetto a quello realizzabile all’interno di un partito strutturato“, come lui stesso ha motivato, si avvicina alla realtà della lista civica Appello per Lecco. Qui diventa portavoce di un gruppo di giovani vicini all’associazione promossa da Corrado Valsecchi, dedicandosi al consolidamento di questo gruppo e alla divulgazione delle importanti iniziative culturali sche si sono svolte la scorsa estate sull’Isola Viscontea.

Visto il “Pd-rebus” e la situazione un po’ complessa che si è venuta a creare all’interno del Partito Democratico lecchese, negli ultimi giorni si sono intensificate le voci di un suo possibile ed imminente ingresso nella consiglio comunale. Voci che però, stando al parere dell’interessato, sono quanto mai aleatorie: “Ad oggi non mi è arrivata alcuna comunicazione ufficiale, né dagli uffici competenti, né dal sindaco stesso – spiega Perego – per ora ci sono state solo alcune chiacchierate con esponenti del partito, nelle quali si è discusso di quella che ad oggi rimane soltanto una possibilità”.

La posizione di Perego è effettivamente vincolata alle decisioni, per ora rinviate ma da tempo sulla bocca di tutti, rispetto alla nomina ad assessore al Bilancio di Elisa Corti e allo sbroglio di alcune questioni interne al Pd, specialmente per quanto riguarda le posizioni del consigliere Salvatore Rizzolino, del capogruppo Giorgio Buizza e dell’assessore Francesca Rota. Alla luce di queste incomprensioni, l’atteggiamento di Francesco Perego è chiaro: “il fatto di aver aderito ad ApL non dovrebbe farmi passare per una mina vagante nei confronti del Pd, tanto più che rimango un convinto sostenitore del sindaco Brivio, ma soprattutto alla luce dell’alleanza elettorale che permane tra Pd e ApL”.

E’ altrettanto chiaro ed evidente che se Perego dovesse entrare a far parte del consiglio comunale, dato il suo ruolo attivo all’interno di ApL come coordinatore degli elementi più giovani, il suo posto più consono sarebbe quello tra i banchi della lista civica, anziché del Pd. E forse, è proprio questo aspetto ad impensierire qualche esponente democratico e a far pensare che l’ingresso di Francesco Perego in consiglio potrebbe minare la serenità della maggioranza. A tal proposito, è lo stesso Perego ad assicurare che “non sarà certo la mia decisione a spostare gli equilibri interni alla maggioranza, ancor più in vista di una seconda parte di legislatura che mi auspico fortemente incisiva al fine di rafforzare i rapporti coi cittadini e gli elettori”. “Tuttavia – ha aggiunto Perego – se questa mia posizione non dovesse essere compresa, in nome della responsabilità  che ha sempre caratterizzato l’associazione di cui faccio parte, sarei disposto senza problemi a fare un passo indietro e a rinunciare ad entrare in consiglio comunale: lo ritengo – ha concluso Perego – un atto doveroso anche nei confronti del sindaco, che può contare sul mio sostegno”.

Indipendentemente da questa situazione e dal suo esito finale, Perego fa sapere che proseguirà convinto nel suo impegno civico, con la speranza di dare il suo contributo migliorativo alla realtà cittadina.