Rigenerazione urbana, turismo e nuovi hotel: “Lecco piace agli investitori”

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La nostra città al centro di diverse operazioni immobiliari orientate al settore turistico

Da Piazza Diaz alle Meridiane, all’ex Inpdap, i privati interessati ad investire su nuove strutture ricettive

LECCO – Ex aree industriali abbandonate che rinasceranno, ospitando nuove residenze e spazi fruibili dai cittadini, ma anche importanti investimenti da parte di privati interessati ad avviare nuove attività ricettive (hotel) nella nostra città, riqualificando interi edifici in disuso. A fare il punto su alcuni dei principali interventi è l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Rusconi che rimarca l’importanza offerta dalla rigenerazione urbana: “Pubblico e privato si stanno muovendo insieme, cogliendo questa occasione per provare a rilanciare alcune aree della nostra città”.

Per quanto riguarda le ex aree industriali, sono a buon punto i lavori, cominciati l’anno scorso, alla ex Logaglio ad Acquate dove è in corso la realizzazione di due palazzine per un totale di 47 unità abitative, un parcheggio pubblico con 62 posti e una palestra per la scuola elementare Battisti. L’intervento è inserito nel Piano di Governo del Territorio dal 2014, il cantiere durerà circa tre anni.

area ex odobez via Gorizia
L’area ex Odobez in via Gorizia

A cambiare presto volto sarà anche l’area ex Odobez in via Gorizia: qui nasceranno tre nuove palazzine residenziali ma anche un parcheggio a uso pubblico, un’area verde fruibile dai cittadini e un percorso pedonale lungo il fiume Gerenzone. L’iter, ha fatto sapere Rusconi, è in corso: “La pratica è stata protocollata, ci sono alcuni aspetti di carattere ambientale da approfondire, abbiamo richiesto al privato alcune integrazioni e le stiamo attendendo”.

A Rancio, è in fase finale di progettazione la riqualifica dell’ex Vellutificio Redaelli: nell’ex stabilimento si ricaveranno alcuni appartamenti, una cinquantina di posti ed anche uno spazio multifunzionale dove si prevede anche un ambulatorio per medici di medicina generale. Uffici e proprietà stanno definendo alcuni aspetti tecnici.

Ma Lecco è diventata una piazza appetibile anche per i privati interessati ad investire sul settore turistico, principalmente alberghiero. Le operazioni immobiliari in corso sono diverse, da Piazza Diaz alle Meridiane, per arrivare all’ex Inpdap in via Aspromonte, recentemente acquistata dopo anni di aste deserte.

A buon punto l’iter per il progetto del nuovo albergo che sorgerà in Piazza Diaz, a due passi dalla stazione, al posto dello stabile vuoto da anni: “La proprietà – ha fatto sapere Rusconi – ha chiuso l’accordo con una società di sviluppo immobiliare che ha a sua volta chiuso un accordo con una nota catena alberghiera. La pratica istruttoria è stata chiusa e stiamo aspettando il progetto”. Stando alle indiscrezioni, il nuovo hotel dovrebbe fare parte della catena Hampton by Hilton.

Alle Meridiane, la proprietà, la società immobiliare Quartz Srl, starebbe pensando di intervenire sulla terza torre, attualmente vuota, con un progetto di uso temporaneo per Aparthotel, ovvero strutture ricettive che uniscono i comfort del servizio alberghiero ai servizi offerti dalle case vacanze: il Comune sarebbe in attesa di un pre-progetto. Sempre alle Meridiane la Quartz Srl ha presentato nei mesi scorsi una serie di osservazioni alla variante del Pgt con l’intento di completare la struttura costruendo la famosa ‘Quarta Torre’, da destinare a struttura ricettiva di lusso.

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L’entrata dell’ex Inpdap in via Aspromonte

Novità in vista anche l’ex Inpdap di via Aspromonte: dopo anni di abbandono, lo stabile, di proprietà dell’Inps, è stato acquistato nei mesi scorsi da una società (non lecchese) con serie intenzioni di realizzarvi un albergo con area wellnes e ristorante. Un intervento che riqualificherebbe un’area lasciata andare da troppo tempo: come noto, infatti, lo stabile è stato più volte teatro di degrado e ricovero per senzatetto. “Sarebbe sicuramente un’opportunità per sistemare l’edificio e riabilitare questa zona della città e la passeggiata lungo il fiume Adda” ha concluso Rusconi.

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