Rapaci salvati dal Wwf, tornano a volare al Monte Barro

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GALBIATE – Salvati e rimessi in sesto dopo una brutta esperienza, sono tornati a volare nei cieli lecchesi sette rapaci rimasti feriti durante i primi mesi di apertura della caccia e recuperati grazie al lavoro dei veterinari del CRAS Oasi WWF di Valpredina.

Si tratta di due poiane, quattro gheppi e uno sparviere liberati venerdì nell’area protetta del Monte Barro, da Lello Bonelli e Stefano Riva del WWF Lecco alla presenza del presidente del Parco, Federico Bonifacio e del vicepresidente Renato Grillo.

Vera e propria risorsa, il Centro di Recupero di Animali Selvatici (CRAS) bergamasco di Valpredina, si è occupato della riabilitazione degli sfortunati volatili nel centro, dotato di un ambulatorio veterinario, un’area con voliere e stabulari per le diverse specie e un’area faunistica per il recupero degli ungulati.

Da oltre trent’anni il WWF Italia gestisce undici CRAS che ogni anno accolgono e curano migliaia di animali selvatici feriti o in difficoltà. Il WWF Lecco, nei limiti delle proprie possibilità, sostiene l’attività del CRAS Valpredina con interventi specifici e contributi destinati al Centro.