Rimpasto di Giunta, “Da sindaco scelta diversa, sinistre si diano da fare”

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LECCO – Il rimpasto di Giunta, tanto atteso per la nomina del nuovo assessore e per la ricerca di un nuovo assetto politico, potrebbe certo aver fatto qualche scontento fra le forze che compongono la maggioranza: senza dubbio non può gioire l’area legata a Rifondazione e Sel, che con le dimissione dell’ex assessore Moschetti aveva già perso la propria rappresentanza in Giunta nel dicembre dello scorso anno, ed ora, con la nomina di Elisa Corti (PD) al Bilancio, dovrà rassegnarsi al fatto compiuto.

“Il problema resta aperto in Giunta” ha ammesso lo stesso sindaco Brivio che punta ad una convergenza sui contenuti per contenere la maggioranza ma, come ricorda Qui Lecco Libera, la scelta del primo cittadino corrisponderebbe ad una promessa non mantenuta; l’associazione sprona quindi le “sinistre” a darsi da fare in Consiglio:

Gentile Direttore,

Ricorda questa frase? “La riconferma, da parte del Sindaco, che la nuova Giunta, si ricostituirà sulla base del “perimetro” di forze che lo hanno eletto e sostenuto, rappresenta una positiva smentita, per tutti coloro che in questi mesi e in questi giorni hanno operato per un diverso esito”. Era il 21 settembre 2012. Così Alessandro Magni, consigliere comunale indipendente eletto tra le fila di Sel e Prc. Tra virgolette, le ragioni dell’interruzione (o sospensione?) dello sciopero della fame portato avanti a settembre per dieci giorni per l’insopportabile mancata nomina del nuovo assessore al Bilancio. Il problema è che il sindaco Virginio Brivio ha operato una scelta diversa. Il rimpasto di Giunta avvenuto in queste ore ne è la plastica dimostrazione.

La “casella” occupata dalla “sinistra”, allora era Mario Moschetti, è stata eliminata. Al di là del merito, delle logiche di spartizione, delle casacche e delle bandiere, la speranza è che quest’ennesimo ceffone convinca gli strateghi delle “sinistre” locali a darsi da fare in Consiglio. Ruolo che, ad oggi, è stato ricoperto poco e male. Eppure di spazi ce ne sarebbero, eccome. Ad esempio far da tramite tra chi sta fuori dal “palazzo” e chi vi siede, trasmettendo documenti, battendo uffici, recuperando atti e delibere, pretendendo risposte. È una speranza. Non una promessa, a quelle ci pensa già il Sindaco”.

Qui Lecco Libera