Per la Cisl di Lecco iniziano le prove di fusione con Monza

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LECCO – Aria di cambiamenti alla Cisl: oggi a Briosco si svolgerà un vertice tra i dirigenti sindacali di Lecco e Monza nel quale si inizierà ad incasellare il percorso che, nei prossimi mesi, porterà le due associazioni a fondersi in un unico ente.

“I due consigli generali delibereranno sul Congresso unitario, che si terrà presumibilmente la terza settimana di marzo, tra il giorno 21 e il 22 – spiega il segretario generale di Cisl Lecco, Valerio Colleoni – Già a partire da febbraio, però, verranno celebrati i congressi di categoria nei quali le singole categorie di Lecco si fonderanno con quelle monzesi. Alla fine di questo processo arriveremo ad eleggere un unico segretario generale ed una squadra rappresentativa di entrambe le associazioni”.

La decisione di fondere i due enti è stata decretata già alcuni mesi fa dalla sede regionale, in un processo di accorpamento che non riguarda solo la realtà lecchese: in Lombardia lo stesso futuro è stato annunciato anche per le sezioni di Mantova, Cremona e Lodi, oppure ancora in Emilia Romagna tra Imola e Bologna, di nuovo in Veneto per Padova e Rovigo. Decisioni che per Lecco, così come per altre realtà, non trovano corrispondenza con il riordino delle Province varato dal Governo.

“Credo che l’ipotesi che le nuove Province diventino tali stia un po’ scemando, l’impressione è che il Parlamento farà decadere il decreto – sottolinea Colleoni – In ogni caso, come associazione sindacale, abbiamo necessità di mantenere un’interlocuzione con le istituzioni indipendentemente da dove si trovino. Se Lecco dovesse andare con Como è chiaro che la Cisl di Lecco-Monza dovrà interloquire con le istituzioni di Lecco che saranno a Como, lo stesso con Milano se la Provincia di Monza andrà con il capoluogo lombardo. Tutto ciò, sapendo che è il riflesso territoriale quello che ci interessa”.

Ad unirsi sono due territori differenti – prosegue il segretario – da una parte, Monza è caratterizzata da comuni a media-alta densità; nell’area di Lecco, invece, di simile abbiamo il meratese, ma più si sale e più ci troviamo di fronte ad una differenza notevole, con un totale di 22 comuni al di sotto dei mille abitanti, pensiamo per esempio alla Valsassina.

Cambierà il nostro modo di lavorare, soprattutto sarà necessario un rafforzamento sul territorio; abbiamo diverse sedi in tutta la provincia e proprio perché c’è il rischio di acuire un senso di allontanamento delle istituzioni, bisogna fare da filtro aumentando la nostra presenza vicino ai cittadini”.

Spesso gli accorpamenti tra enti e istituzioni hanno comportato anche la riduzione degli organici: “Inizialmente non ci saranno grandi cambiamenti per quanto riguarda il personale – rassicura Colleoni –  chiaro è che nell’integrazione dei due territori e dei servizi, a fronte di uscite si andrà a valorizzare le figure che già ci sono, prima di procedere a nuove assunzioni; quindi, fare in modo di accogliere i servizi in un ambito territoriale più ampio, migliorare l’efficienza. Speriamo anche di avere qualche iscritto in più, perché se siamo vicini ai cittadini, loro ci conoscono, sanno quello che facciamo e quindi potrebbero anche riconoscerci attraverso l’iscrizione, che per noi è il pane quotidiano”.

“In un momento di globalizzazione dell’incertezza – conclude il segretario Cisl – vogliamo essere accanto alle persone. Ci troviamo in una fase complicata e difficile, si sono persi i valori di riferimento ed è comparsa una fascia di amoralità troppo pesante, che mette in difficoltà gli individui e le famiglie. E’ necessario quindi rimettere in campo i valori di solidarietà, della famiglia, della dignità della persona e coniugarle con le risposte del tempo presente, trovando nel territorio le risorse, le potenzialità e quel processo di vicinanza che si realizza tra le persone, per mantenere una società civile volta al bene comune”.