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LECCO – Industriali, edili, commercianti, artigiani e commercialisti, tutti contro le modalità adottate dal Comune di Lecco per le dichiarazioni Imu che, come spiegano i loro rappresentati, “stanno creando non poche difficoltà agli imprenditori, nonché al singolo contribuente e a chi li segue nell’adempimento delle pratiche”.
Le contestazioni portate avanti dalle associazioni di categoria (Confcommercio Lecco, Confartigianato Lecco, Confindustria Lecco, Ance Lecco e Unione Giovani Dottori Commercialisti Lecco) riguardano “l’aumento, rispetto a quanto previsto dalla normativa nazionale, dei casi in cui sussiste l’obbligo di inviare la dichiarazione Imu: si tratta di una scelta che chiaramente complica la vita del contribuente e contraddice quanto deciso dal legislatore nazionale” spiegano in una nota congiunta.
Nel mirino delle associazioni firmatarie sono finiti anche i tre modelli comunali per la dichiarazione Imu predisposti in sostituzione dell’unico modello realizzato dal Ministero. “Si tratta di un’ulteriore inutile complicazione – sottolineano – visto tra l’altro che il modello ministeriale può essere compilato in automatico per via telematica mentre i tre modelli comunali predisposti richiedono una compilazione a mano”.
Le associazioni mercoledì hanno deciso di prendere carta e penna, scrivendo all’Amministrazione Comunale e chiedendo un incontro per spiegare le loro richieste: “ripristinare il modello previsto dal Ministero quale riferimento per le dichiarazioni Imu; non applicare le sanzioni per errori dovuti ad oggettiva incertezza così come previsto dallo Statuto dei diritti del contribuente, considerata la complessità delle modalità di presentazione della dichiarazione; di rimuovere l’obbligo di presentazione della dichiarazione per anziani-disabili e per locazioni – il tutto – in un’ottica di una maggiore semplificazione degli adempimenti burocratici-amministrativi e di proficua collaborazione con l’Amministrazione Comunale”.
