Targa repubblichini: “Scade il 31/12”, lo ricordano gli antifascisti

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LECCO – Ancora aperta la questione della targa commemorativa dei 16 repubblichini giustiziati dai partigiani il 28 aprile 1945 e posta nei pressi dello stadio Rigamonti-Ceppi: dopo la mozione approvata in Consiglio Comunale nel maggio scorso, la placca dovrebbe venire rimossa entro fine anno per essere sostituita con un’altra targhetta recante un testo condiviso tra maggioranza e opposizione, anche se ad oggi l’elaborato si è arenato in commissione, per essere poi rinviato ad una nuova discussione dopo le festività natalizie. . Nel frattempo sulla targa, oltre ad una spruzzata di vernice nera, è comparsa la “data di scadenza”: 31/12/12 firmato “antifascisti sempre”.

Sulla questione si sono espressi dal gruppo dei Giovani Comunisti Lecco:

“Le difficoltà incontrate per far approvare quella mozione, che per un’amministrazione che si definisce di centro-sinistra non dovevano presentarsi – spiegano – sono state superate grazie ad un’ampia mobilitazione unitaria delle forze sociali , politiche e sindacali antifasciste; oggi, però, 22 Dicembre, la targa è ancora presente! Mancano ormai pochi giorni al 31 Dicembre, pronti ad essere stupiti da un lampo di arguzia e coraggio del nostro Sindaco, abbiamo il timore fondato che non si rispetti ciò che è stato definito”.

“A nostro avviso – proseguono – chi oggi temporeggia, in modo incomprensibile, non solo ha la responsabilità politica di non rispettare mozioni chiare e precise: esso è anche complice indiretto del proliferarsi delle forze eversive neofasciste in città, vicine agli ambienti del centro-destra istituzionali e accettate con passività anche da quel centro-sinistra da anni ambiguo su resistenza e memoria storica”.

Sul caso si è espresso duramente anche il consigliere Alessandro Magni (Sel, Rifondazione):

“Non c’ero in Commissione Consigliare. Dove si è deciso che la targa della vergogna, la targa fascista che sta sullo stadio, non dovrà essere  tolta prima del 31 dicembre 2012. Non c’ero e non potevo esserci. Per una Commissione che non aveva  nessuna ragione d’essere convocata, salvo quella di avviare,  eventualmente, la procedura per individuare chi e come avrebbero dovuto  stendere il testo informativo in merito. Che non può che essere affidato  a uno o più storici locali o nazionali, che si sono occupati di quel  periodo, e valutato poi in sede istituzionale. Per il resto la delibera approvata in Consiglio Comunale parlava  chiarissimamente: in ogni caso la targa deve essere tolta entro la fine  del corrente anno”.

Il Sindaco – ha concluso Magni –  deve dare applicazione alla delibera del Consiglio Comunale,  e non rimettere in gioco quanto deliberato. E’ una gravissima responsabilità del Sindaco se la rimozione non  avverrà e per tutto quello che ne potrebbe conseguire.