Servizio idrico:
si va verso una Spa e piovono critiche

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LECCO – La gestione del servizio idrico in provincia di Lecco si avvia verso la gestione “In house”: una società per azioni al 100% pubblica che a fine gennaio dovrà essere scelta tra Idroservice, Idrolario (Lario Reti Holding) oppure una società inedita nella quale converge le due precedentemente citate.

Sono infatti tre le opzioni al vaglio della Conferenza dei Sindaci dell’ATO (Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale) che lo scorso giovedì ha escluso la proposta di un modello di azienda speciale consortile, avanzata dal Comitato Lecchese Acqua Pubblica e appoggiata da 18 sindaci del territorio.

“L’azienda speciale manterrebbe una posizione esterna al mercato, fuori dalla logica di profitto, alla quale deve invece sottostare una S.p.a. – ha spiegato dal comitato Germano Bosisio – la scelta che si è voluto fare, quindi con l’esclusione di un approfondimento sulla nostra proposta, a mio parere va nella direzione opposta rispetto a quanto votato dagli italiani nel referendum sull’acqua, avvicinandosi invece ad una monetizzazione dei beni comuni, tipica di una logica privatistica”.

La decisione definitiva verrà presa dai sindaci il prossimo 31 gennaio, nel frattempo il primo cittadino di Mandello del Lario, Riccardo Mariani , ha voluto sottolineare la sua scelta di appoggiare l’emendamento presentato dal Comitato lecchese:

“Sono fermamente convinto che dovesse essere approfondita anche questa proposta – ha spiegato il sindaco Mariani – insieme a quella dell’affidamento in house providing a società pubbliche (Idroservice, Idrolario, nuova società di sintesi tra le precedenti due) poiché tra un mese circa quando ci troveremo a decidere in via definitiva, i Sindaci avessero piena consapevolezza delle scelte in campo e decidessero senza che nessuna di queste fosse, come è stato, a priori esclusa”.

“Nel sostenere da sempre la necessità di una gestione pubblica dell’acqua ritengo sia stato un errore non contemplare anche l’approfondimento dell’azienda consortile. E’ stata persa un’occasione importante purtroppo – ha concluso Mariani –  esprimo il mio profondo rammarico per questo”.

Contrario alla svolta decisa in Conferenza anche la segreteria provinciale di Rifondazione Comunista:

La scelta “In House” apre a delle contraddizioni – hanno sottolineato – Nel caso la conferenza dei sindaci dell’ATO dovesse scegliere Idroservice come azienda alla quale affidare il servizio idrico, decadrebbero immediatamente le linee guida che la stessa conferenza aveva votato poche settimane prima, cioè l’esclusione della messa a gara. Per questo è necessario che la Conferenza dei Sindaci dell’ATO elimini la possibilità di affidare ad Idroservice la gestione del servizio idrico, in quanto significherebbe mettere nelle mani del consiglio di amministrazione di Lario Reti Holding la gestione del servizio idrico provinciale: le Multiutility rispondono alla logica del mercato e del profitto, dunque non vorremmo che a Lecco si faccia rientrare dalla finestra quello che 27 milioni di italiani avevano fatto uscire dalla porta grazie ad un referendum democratico!”