A tu per tu con la Salute. L’Agopuntura: un’alleata per le donne

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Disturbi del ciclo, dolori pelvici, del parto e sindrome mestruale, quando l’agopuntura può aiutare

Ne parliamo con la dott.ssa Michela Teruzzi, ginecologa ed esperta di agopuntura, tra i professionisti del centro In Salus di Lecco

 

LECCO – Una pratica antica che ha fatto parte della medicina tradizionale cinese sin dai suoi albori, e tuttora ne è parte integrante ed essenziale: praticata da tempo anche in Occidente, l’Agopuntura è un rimedio utile per controllo del dolore, l’induzione dell’analgesia, azioni anti-infiammatorie, decontratturanti e antispastiche.

Altri studi hanno evidenziato anche la sua capacità immunomodulante di potenziamento delle difese contro le infezioni, effetti vasomotori e trofici, effetti ansiolitici e antidepressivi.

L’Agopuntura ha trovato ampio utilizzo anche in ginecologia. In che modo? Lo abbiamo chiesto alla dott.ssa Michela Teruzzi, ginecologa ed esperta di agopuntura, professionista del centro medico In Salus di Lecco.

La dott.ssa Michela Teruzzi

Perché ricorrere all’agopuntura in ambito ginecologico ostetrico?

“Come tutte le branche della medicina tradizionale Cinese, la Ginecologia, con l’utilizzo dell’agopuntura, ha una lunga storia e le prime citazioni scritte risalgono alla dinastia Shang (1500-1000 a.C.) e riguardano il trattamento di problemi legati al parto. Secondo tale dottrina, un Medico attento e capace deve sapere fare coesistere con maestria le nuove scoperte scientifiche con le conoscenze, tramandate e perfezionate dai tempi più antichi e nel corso dei secoli, l’accostamento tra medicina tradizionale Cinese e medicina ‘occidentale’ è stato sempre più perfezionato e attualizzato.

La specificità dell’Agopuntura, grazie all’approccio olistico della Medicina Tradizionale Cinese, risiede nella possibilità di agire sull’organismo, allo scopo di correggere eventuali fasi di squilibrio, attraverso la stimolazione di particolari zone della cute chiamate agopunti. Gli agopunti sono localizzati su strutture denominate meridiani, che raccordano l’esterno del corpo con il suo interno e le varie parti del corpo tra loro.

Numerose ricerche cliniche e di base sull’Agopuntura hanno documentato azioni neuroendocrine centrali e periferiche sul controllo del dolore, l’induzione dell’analgesia, azioni anti-infiammatorie, decontratturanti e antispastiche. Altri studi hanno evidenziato un’azione immunomodulante con potenziamento delle difese contro le infezioni, effetti vasomotori e trofici, effetti ansiolitici e antidepressivi.

Più specificamente, l’agopuntura in ambito ginecologico ed ostetrico permette oggi di trattare con successo le irregolarità mestruali, i disturbi legati al ciclo (quali cefalea, sindrome premestruale, ritenzione urinaria, stipsi, …), le sindromi da dolore pelvico e perineale, la sindrome menopausale, la sterilità (soprattutto come coadiuvante in corso di PMA)”.

In quali casi è consigliato ricorrere all’agopuntura per indurre il parto? Qual è la sua efficacia?

“L’Agopuntura è considerata un metodo naturale per indurre il travaglio di parto. In alcune parti dell’Asia è usata da secoli a questo scopo. Il razionale dell’utilizzo dell’agopuntura nell’induzione del travaglio di parto risiede in diversi punti: è un approccio sicuro, è priva di tossicità e di effetti collaterali, è efficace e diminuisce il ricorso a farmaci e interventi medici; inoltre può essere fatta ambulatorialmente, e le donne mostrano in generale maggiore soddisfazione.

Secondo una revisione della Cochrane Collaboration del 2017, su 14 trials coinvolgenti 2220 donne in totale con gravidanze a termine, l’agopuntura sarebbe efficace nell’indurre la maturazione della cervice (valutata con Bishop’s score) e nel ridurre la durata del travaglio, ma non sarebbe statisticamente efficace nel ridurre il ricorso a taglio cesareo, parto operativo, analgesia epidurale, induzione con ossitocina.

In ogni caso tutti gli studi valutati concordano nell’affermare che non vi siano rischi né per la madre, né per il feto. Per questi motivi l’agopuntura può essere proposta a tutte le donne a termine con gravidanza a basso rischio e che non necessitino di immediato espletamento del parto per patologia materna o fetale attuale o preesistente”.

In che modo agisce l’agopuntura in caso di dolore pelvico?

“I dolori addominali e pelvici costituiscono un ambito della patologia in cui l’agopuntura ha mostrato di essere molto efficace, quantomeno sul sintomo. Questa efficacia richiede una particolare attenzione da parte del medico nel valutare le situazioni cliniche per cui è corretto trattare con l’agopuntura. Grazie alla valutazione clinica coadiuvata dalla diagnostica per immagini dovranno escludersi quei casi che hanno alla radice patologie organiche con indicazione a un altro tipo di terapia.

E’ importante, per il dolore, sapere sia dove compare, perché la sua localizzazione corrisponde a 1 o più Meridiani, sia come compare, perché anche la modalità può risultare decisiva. Per esempio, un dolore che peggiora se si esercita pressione, indica un Pieno di Qi (quindi il trattamento dovrà disperderlo), mentre un dolore che si attenua se si esercita una pressione, indica un Vuoto di Qi (il trattamento dovrà nutrirlo). Un dolore fisso e continuo, indica un’invasione di Umidità, mentre un dolore improvviso, di intensità variabile, suggerisce una Sindrome da Vento”.

 

In SalusDr.ssa Michela Teruzzi
Riceve presso
In Salus – Centro Medico Polispecialistico
Lecco – Corso Carlo Alberto 17/A
Tel. 0341 367512

 


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