Dieci anni fa, nel dicembre 2001, moriva Patrizia Frigerio, gallerista a Lecco per un decennio durante il quale aveva presentato nella sua “Effe Arte Contemporanea” una serie di mostre particolarmente intriganti, contribuendo ad avvicinare lecchesi e brianzoli all’arte contemporanea. In questo percorso aveva trovato la vera amicizia in Giuseppe Maraniello, artista napoletano attivo a Milano, che in più occasioni espose nei suoi spazi (mostre personali nel 1991, 1992 e 1995, e rassegne collettive nel 1996 e nel 1997).
Il decennale della sua morte è l’occasione per riprendere il filo di un percorso interrotto. Così Sabina Melesi, che raccolse l’eredità di Patrizia Frigerio, e Giuseppe Maraniello hanno voluto dedicare a Patrizia una mostra-omaggio in cui l’artista presenta attorno alle “Lettere di un’amica” (P-A-T-R-I-Z-I-A) due lavori realizzati per l’occasione: nel primo la prevalenza è data alla pittura, che vive però anche di un inserto scultoreo, mentre nel secondo – che si sviluppa nell’accostamento di più opere, tra loro correlate, ma destinate a vivere singolarmente – è la scultura a dare il tono fondamentale alla composizione. Particolarmente interessante è la valenza di questa seconda opera, il cui intento è quello di diffondere, con la destinazione diversa delle singole “lettere”, lo spirito che l’ha animata, ma anche di comunicare ben oltre l’opera in sé, l’amicizia che sta all’origine di essa.
Perché il segno di questo legame si faccia palpabile, parte del ricavato della vendita delle opere in mostra sarà devoluto, nel ricordo di Patrizia, all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
La mostra, che si inaugura sabato 17 dicembre, a partire dalle ore 18.30, resterà aperta al pubblico fino al 3 marzo 2011 da martedì a sabato, dalle 16 alle 19.