“Giornata del rene”: al Manzoni una postazione per informare i cittadini

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Anche quest’anno l’Ospedale Manzoni aderisce alla “Giornata Mondiale del rene”. Fissata per il prossimo 8 di marzo, l’iniziativa sarà l’occasione per i cittadini per misurare la pressione arteriosa e conoscere come prevenire la malattia renale cronica. A promuovere la giornata presso la struttura lecchese saranno i medici e gli infermieri del Dipartimento di Nefrologia Dialisi e Trapianto, che dalle 10 alle 14 presenzieranno nell’apposita postazione, allestita nella hall del nosocomio.

Scopo principale della giornata sarà, quindi, quello di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione delle malattie renali e, nei casi più complessi, del danno cardiovascolare che ne può conseguire.

Stando ai dati epidemiologici, sembra infatti che una cifra che oscilla tra il 7 il 10% delle persone presenti un danno renale, anche se molto spesso ignorato. Da qui un elevato rischio di evoluzione verso l’insufficienza renale o di sviluppo di una malattia cardiovascolare invalidante o mortale.

“Negli scorsi decenni – spiega Giuseppe Pontoriero, responsabile della struttura di Nefrologia del Manzoni – molto è stato fatto per assicurare un trattamento dialitico di qualità a tutti coloro che ne presentassero la necessità e per aumentare il numero dei trapianti renali. Nel 2009 i trapianti renali eseguiti in Italia sono stati 1781, con un aumento superiore all’8% rispetto al 2008. In Lombardia i dati sembrano ancora più promettenti visto che si è osservato un aumento del 15 % di trapianti di rene (302 nel 2009 contro i 262 nel 2008)”.

Proprio per questi motivi diventa, quindi, importante per i medici dell’ospedale impegnarsi a favore della prevenzione, facilitando una diagnosi precoce ed efficace e limitando, quindi, la spesa sanitaria, che ogni anno ammonta a cifre che vanno dai 3 milioni e mezzo ai 5 milioni di euro (utilizzati per la dialisi di circa cinquantamila nefropatici, settemila dei quali sono in attesa di trapianto).

Ma quali sono, in sintesi, i fattori di rischio che possono portare a insufficienza renale e, quindi, alla dialisi? “I più frequenti – aggiunge Sara Viganò, specialista nefrologa dell’Ospedale di Lecco – sono due, ossia l’ipertensione e il diabete. Il 72% dei dializzati nel mondo sono pazienti diabetici o ipertesi. Il diabete si complica con il danno renale nel 40% dei casi. Ma prevenire è possibile: controllare bene il diabete e la pressione arteriosa può significare rallentare l’evoluzione del danno renale verso la dialisi”.

Per avere maggiori informazioni sul tema e per cogliere l’occasione per un controllo, l’appuntamento è come detto fissato per giovedì prossimo.

La tabella sottostante riassume le statistiche degli ultimi tre anni riguardanti i donatori effettivi di organi e tessuti contati in Azienda Ospedaliera e il numero di reni donati e prelevati a Lecco per successivi interventi di trapianto.

 

Anno 2011 2010 2009
Donatori effettivi 19 6 10
Reni donati 33 10 17