GALBIATE – Per il terzo anno consecutivo, WWF Lecco e Parco Monte Barro propongono l’evento “Dry Stone Wall”, una giornata nel Parco per apprendere teoria e pratica delle tecniche di costruzione dei muri a secco.
I muri a secco sono manufatti di ingegneria edilizia a cui l’uomo ricorre per conquistare nuovi spazi spesso da destinare alla coltivazione su pendii collinari o montuosi altrimenti impossibili da sfruttare.
Per effetto dell’esposizione dei terrazzamenti e delle trasformazioni a cui è soggetto il terreno, la roccia può accumulare calore, creando così condizioni microclimatiche sufficienti a consentire l’insediamento di particolari specie vegetali ed animali che altrimenti non potrebbero colonizzare i nuovi ambienti. Per questo motivo spesso i muri a secco oltre che rappresentare una testimonianza senza uguali di capacità costruttiva dell’uomo, portano con sé anche un valore aggiunto in termini di biodiversità con nuove specie vegetali e animali che sono in grado di sfruttarne le proprietà strutturali e termodinamiche per la propria sopravvivenza.
La proposta di sabato 27 ottobre prevede il ritrovo degli iscritti alle 8.30 presso il parcheggio Baita degli Alpini (strada Galbiate–Monte Barro: http://goo.gl/maps/4DasX); a seguire una breve introduzione sulla valenza naturalistica dei muri a secco: tecniche di costruzione, cause di degrado, modalità di recupero e riconsolidamento delle pareti di sasso. Ci si reca poi presso gli scavi di Barra nei pressi del “Grande Edificio” per la sessione pratica di ricostruzione di un “muro a libero stato”.
La differenza rispetto ai corsi del 2010 e 2011 sta proprio nella tipologia di muro a secco: nei due anni scorsi si era lavorato su muri “di sostegno”, mentre quest’anno si tratta di un muro libero su entrambi i lati e quindi con una diversa tecnica costruttiva.
Attrezzatura richiesta: guanti di lavoro e scarponcini. E’ previsto il pranzo al sacco e la partecipazione è libera, ma subordinata all’iscrizione.