2014 positivo per l’Avis: più donatori, specie giovani e donne

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Bruno Manzini
Bruno Manzini

LECCO – Il trend di crescita positiva di donatori Avis nella provincia lecchese si è confermato anche nel 2014. Come si evince dalla relazione annuale presentata da Avis Provinciale di Lecco, il numero di donatori, già in crescita negli anni passati e che nel 2013 aveva superato la soglia dei 1500, nel 2014 ha registrato un ulteriore incremento dell’1.45% (ovvero 15311 donatori).

“L’ulteriore incremento del numero di donatori per noi è un dato rilevante – commenta Bruno Manzini, presidente di Avis Provinciale Lecco – siamo in un territorio dove il numero di donatori rispetto alla popolazione è elevato. Nella provincia lecchese, infatti, abbiamo 7 donatori ogni 100 abitanti”.

Il comune con più donatori è quello di Lecco che registra 4734 donatori, seguito da Merate (2492), Bellano (1475) e Costamasnaga (1059), medaglia di cartone, invece, per Valmadrera che vanta 688 donatori.

“La suddivisione a livello territoriale sta funzionando bene – spiega Manzini – perché in questo modo siamo riusciti a radicarci bene nei territori e i dati lo dimostrano. Il nostro indice di penetrazione nella popolazione tra i 18 e i 65 anni è pari a 7.06%, in confronto al 4.11% di Avis Regione Lombardia e al 3.38% di Avis Nazionale. A Lecco si dona molto sangue e ogni anno se ne raccoglie circa il doppio di quello necessario al territorio, per questo le sacche di sangue vengono indirizzate anche agli ospedali di Milano, dove si registra una carenza, e in Sardegna, dove il fabbisogno è elevato per via della grossa presenza dell’anemia mediterranea”.

La relazione annuale di Avis Provinciale evidenzia anche una buona presenza di giovani donatori (dai 18 ai 35 anni), che rappresentano un terzo del totale, mentre gli altri due terzi registrano una modesta riduzione nella fascia d’età da 36 a 45 anni e un lieve incremento nelle fasce da 46 a 65 anni, rispetto agli anni precedenti.

Nella popolazione di donatori, infine, c’è stato un aumento del numero di donne, sia tra i “vecchi” donatori che tra i nuovi iscritti, in particolare la componente femminile, nelle fasce d’età 18-35 anni, sta crescendo con percentuali più elevate rispetto agli uomini della medesima fascia.

Ad aumentare non sono stati solo i donatori, ma anche i soci collaborativi di Avis, mentre sono diminuite il numero di donazioni effettuate, ma il dato non è considerato negativo perché, come sottolinea Manzini “è dovuto al nuovo sistema di programmazione con Regione Lombardia che vede Lecco sia come polo ricettivo delle sacche donate anche da altre province sia come distributore di sacche raccolte per altri poli che registrano carenze”.