Al Bione, chi sbaglia, finisce nel “girone bergamasco dei dannati”

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Certa cartellonistica stradale è lì da anni, ma come spesso capita, viene osservata solo da chi giunge da fuori città soprattutto se non è ancora dotato di navigatore satellitare. La maggior parte dei residenti, che conoscono a memoria strade, vie e viuzze, procedono celeri non curanti di quel che indica la segnaletica stradale. Ma per coloro che non conoscono la zona, la cartellonistica diventa fondamentale per non perdere l’orientamento, purchè non sia contrastante come quella allo svincolo del Bione.

Infatti, per chi proviene da Milano, superato il ponte Manzoni e imboccata la rampa di uscita che porta in zona Bione, il problema di che direzione pigliare si pone in modo evidente: la segnaletica dice tutto e il contrario di tutto. Infatti la direzione Bergamo viene indicata sia a destra (esattamente) che a sinistra, stessa cosa vale  l’aeroporto di Orio al Serio e per la dogana (vedi foto).

A questo punto, chi imbocca la strada di destra, indovina e fila via; diversamente, chi imbocca la sinistra, entra nel “girone bergamasco dei dannati”, già perchè i successivi cartelli segnaletici fanno compiere all’automobilista o autotrasportatore che sia un bel girotondo, che riporta il malcapitato al punto di partenza, semprechè quest’ultimo non decida di deviare imboccando una delle strade che incrocia sulla propria destra. Nel qual caso, il ginepraio viabilistico si complicherebbe ulteriormente: l’ignoto al volante finirà a Pescarenico, Maggianico (in questo caso buon per lui in quando andrà comunque verso Bergamo), riprenderà la via di casa imboccando nuovamente la SS36 al contrario o finirà a fare un giretto al Mediaword?
Comunque sia, è chiaro che la situazione va risolta e chi di dovere intervenga per sistemare il paradosso segnaletico situato in uno snodo importante della città di Lecco. Quanto meno i “forestieri” ne sarebbero grati.