CALOLZIOCORTE – Grande festa al monastero del Lavello per l’inaugurazione dei giardini del monastero, avvenuta sabato mattina, e che ha visto una grande partecipazione da parte dei cittadini e delle autorità politiche provenienti dal territorio e non solo.
L’inaugurazione si aperta con una vera e propria rievocazione culturale che, oltre ad avere illustrato i restauri curati dalla dottoressa Giuseppina Suardi, “ha portato ad un vero e proprio risveglio storico – culturale” come sottolineato il deputato Gian Mario Fragomeli.
“Un’opera di ristrutturazione importante non solo per il territorio, ma anche per tutta la regione Lombardia – ha commentato Cristina Cappellini Assessore alla Direzione Generale ‘Culture identità e autonomie’ della regione Lombardia – con cui il Monastero del Lavello ha un legame importantissimo, che risale a circa 20 anni fa con il primo accoro di programma che vide la regione protagonista, e che, tra alti e bassi, è giunto sino ad oggi. Personalmente sono molto legata al monastero del Lavello perché il progetto ‘luoghi della fede’ (di cui il monastero calolziese ha fatto parte) è stato uno dei primi progetti di cui mi sono occupata all’inizio del mio mandato, un progetto lungo, difficile, ma al contempo interessante in cui hanno creduto tutti, dalla passata amministrazione provinciale a quelle che poi si sono succedute e che ha visto un patrimonio culturale e religioso al centro della promozione turistica. Oggi si aggiunge un ulteriore tassello ad un progetto più ampio che si concentra sulla valorizzazione di questo territorio che sta dando molto dal punto di vista culturale”.
“Un filo diretto, che dura da anni, lega quindi la regione Lombardia a questo territorio – ha concluso l’assessore regionale Cappellini – da parte nostra vi è la volontà di continuare in questa direzione, cercando di valorizzare i beni culturali su questo territorio a cui, come è ben visibile dalla grande presenza di questa mattina, la gente del luogo è particolarmente legata”.
Terminato l’intervento dell’assessore, i presenti si sono portati di fronte al cancello interno che divide i giardini dalla piazza interna del monastero dove, sotto le notte dell’inno di Mameli, suonato magistralmente dal premiato corpo bandistico “Gaetano Donizzetti” di Calolziocorte, Cristina Cappellini ha tagliato il nastro tricolore, segnando quella che si spera possa essere una nuova vita dei giardini del Lavello, a disposizione non solo dei turisti, ma anche di cittadini che, ogni volta che lo vorranno, potranno trovare un finestra verde sul lungo Adda, dove rilassarsi ed immergersi nella natura.
Dopo la benedizione dei giardini, i visitatori e le autorità hanno potuto finalmente ammirare i giardini restaurati e riportati a nuova vita, per poi tornare al monastero dove è stato offerto un rinfresco preparato dalla scuola alberghiera di Casargo.
Scuola alberghiera che, come anticipato, grazie ad una convenzione stipulata tra la scuola stessa e la fondazione Monastero del Lavello, si occuperà della gestione del bar e dell’hotel: “E’ una convenzione basata sull’alternanza scuola lavoro – ha spiegato Nunzio Marcelli presidente Apaf (agenzia provinciale per le attività formative) – che per noi conta molto, da cui ci aspettiamo moltissimo e grazie alla quale vogliamo far divenire il Monastero del Lavello la nostra finestra sul lago”.
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