LECCO – “Attenzione mamme e possessori di cani, in questi giorni sono morti avvelenati dentro il parco tre amici a quattro zampe”. L’allarme è stampato su anonimi cartelli sistemati in questi giorni al parco di via Belvedere all’ingresso dell’area dedicata ai cani e si è subito diffuso con il passaparola attraverso il web tra gli amanti degli animali.
Al momento, però, non ci sono informazioni certe su quanto effettivamente sia accaduto. Il servizio veterinario dell’ASL di Lecco, competente per le verifiche, non ha ricevuto alcuna segnalazione da via Belvedere, tantomeno si è occupato di effettuare autopsie su cani deceduti per avvelenamento in quella zona o su bocconi avvelenati ritrovati in quel parco.
Nessuna segnalazione neanche alla Guardia Forestale e alla Polizia Locale. Un cittadino ha avvisato l’Enpa, l’ente protezione animali, riferendo degli avvelenamenti e di tre cani deceduti; l’associazione ha risposto chiedendo maggiori informazioni in merito.
Nemmeno al Comune e all’Ufficio diritti animali hanno notizie di questi fatti e i cartelli non sono stati installati dall’amministrazione comunale ma da frequentatori del parco tra i quali si è diffusa la notizia. Eppure alcuni casi di avvelenamento ci sarebbero effettivamente stati e lo ha riscontrato tra i suoi clienti Matteo Ravasio, gestore del negozio Pet Queen di via Mascari.
“Due cagnolini sono stati malissimo dopo essere stati al parco al punto che il veterinario ha dovuto metterli sotto flebo e non si sono ancora ripresi – spiega – un terzo invece, portato a passeggio nella zona del viale Turati, è morto in seguito ad un malore. I miei clienti raccontano però di altri tre cani morti dopo essere stati al parco”.
Nessuno però pare abbia fatto denuncia, almeno stando alle informazioni emerse finora, cosa che sarebbe stata importante al fine di accertare l’avvelenamento e avviare le indagini degli enti preposti. Nel frattempo, tra i proprietari di cani, c’è chi ha rinunciato alla “sgambata”, altri invece non si sono fatti troppo intimorire:
“Ho visto i cartelli – spiega un frequentatore del parco – ho sempre portato qui la mia cagnolina e non è mai successo nulla, per questo sono rimasto sorpreso dalla notizia. Continuerò a portarla avendo maggiore accortezza”.
Non sarebbe la prima volta, in quel parco, che qualcuno prova ad attentare alla vita dei quattro zampe: in passato sarebbero stati ritrovati cocchi di vetro nell’area predisposta per Fido, gettati con tutta probabilità per provocare il ferimento degli animali.
Anche per questo alcuni cittadini hanno promosso una petizione indirizzata al comune per chiedere maggiore sicurezza e l’installazione di telecamere nell’area verde, col fine di garantire una maggiore sicurezza ai suoi utilizzatori. Una raccolta firme alla quale ha aderito anche il negozio Pet Queen: “Vorremmo evidenziare il problema – spiega Ravasio – in modo che il Comune se ne faccia carico”.

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