Carnevale astemio, parte la protesta. Critiche da FDI e NCD

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Giacomo Zamperini
Giacomo Zamperini
Giacomo Zamperini

LECCO – Un’ordinanza destinata a creare polemiche quella emessa in questi giorni dal Comune di Lecco che vieta la vendita di alcool dopo la mezzanotte di sabato 21 febbraio, giorno del Carnevalone di Lecco che andrà a concludersi con una serata di musica in piazza.

Le prime polemiche giungono dalla politica ma anche i titolari di bar e locali del centro sarebbero pronti alla protesta.

“Se l’obbiettivo era quello di impedire a qualche scemo di ubriacarsi e fare casino, questa ordinanza è completamente inutile – attacca il consigliere comunale Giacomo Zamperini (FDI) – Infatti, che vuole “sballarsi” non va certo di sera a comprarsi una birra in centro ma va a fare la spesa nei supermercati molto prima per poi riempirsi lo zainetto di alcolici. Secondo, nel tentativo di punire pochissimi che sbagliano, andranno invece a penalizzare tutti coloro che saranno in piazza solo per divertirsi e stare assieme. Terzo, si celebra l’ennesimo funerale per i commercianti di questa città che subiranno un danno enorme dall’ordinanza in una delle poche sere dove riuscivano tutti a lavorare bene”.

Per Zamperini “invece che pensare a come fare danni, in questo caso inaccettabili, l’amministrazione si dovrebbe occupare di fornire un presidio della polizia municipale e, in ogni caso, dovrebbero accordarsi con la questura per garantire la sicurezza della città in un giorno di festa. Così hanno solo creato un malcontento generale. Spero che questa sia l’ultima sciocchezza prodotta dalla Giunta Brivio, perchè i cittadini non ne possono veramente più. I commercianti del centro hanno la mia parola che in queste ore mi batterò strenuamente al loro fianco per far cancellare questa assurda ordinanza.”

Critiche giungono anche dal movimento giovanile del Nuovo Centrodestra: “Il carnevale a quanto pare gioca sempre brutti scherzi – scrivono Alberto Andreotti e  Emilio Minuzzo –  Proibire la vendita di alcolici dopo la mezzanotte per il fine settimana è una scelta assolutamente priva di senso che non contrasterà alcun genere di disagio ma ne potrà, non ce lo auguriamo, crearne un altro: il consumo di alcolici rischia di trasformarsi nella corsa al super mercato del sabato pomeriggio alla “scorta” per la serata in compagnia degli amici. Che dire dei bar? Sicuramente la vendita di acqua gasata (prima che venga vietata anche quella!) consentirà ai commercianti, già infinitamente vessati dallo Stato, di trarre beneficio da uno dei pochi weekend in cui avrebbero potuto contare su quell’incasso extra per tenere in ordine i conti. Sentitamente ringrazieranno la genialata proibizionista di Comune e Questura”.