Carnevale, no alcol dopo le 24. Baristi in rivolta: chiuderemo

Tempo di lettura: 4 minuti

Carnevalone Lecco piazza XX Settembre

LECCO – Serpeggia la rivolta tra i titolari dei locali del centro Lecco contro l’ordinanza che vieta la vendita di alcol dalla mezzanotte della serata questo sabato, in occasione della festa di Carnevale.

Filippo Colombo
Filippo Colombo

Un provvedimento firmato dal sindaco Brivio ed emanato “in linea con quanto suggerito dalla Questura”, come spiegato dall’amministrazione comunale, e che varrà esclusivamente per la zona del centro storico e nell’area limitrofa, nelle piazze e sul lungo lago.

Dopo le prime critiche, giunte dal modo politico delle minoranze (vedi articolo), ora sono i baristi a battere i pugni sul bancone:

“Abbiamo appreso la notizia dai giornali, nessuno ci ha interpellato, non c’è stato alcun confronto – spiega Filippo Colombo, titolare del ristorante Azzeccagarbugli e del Bar Kristal – credo che i problemi di sicurezza della città siano ben altri e l’ordinanza non risolve nulla, anzi, alimenterà il numero di quanti arriveranno con gli alcolici nello zaino, acquistati nel pomeriggio al supermercato. Mi chiedo il senso di questo provvedimento. Vogliamo svuotare il centro in una città che dice di puntare al turismo? Sarebbe bello a sto punto chiudere tutti quella sera, visto che un imprenditore investe su un territorio che attrae. Vogliamo mandare anche il Carnevale di Lecco, così come il festival Nameless, a Barzio?”.

Marco Beretta
Marco Beretta

Colombo punta il dito sulla questione sicurezza, spiegando che anche quest’anno, così come nelle scorse occasioni, nella sera di Carnevale aveva già previsto un servizio d’ordine a proprie spese. “Noi siamo garanti di tranquillità e sicurezza – aggiunge Marco Beretta, titolare del Bar Manzoni – esiste una legge per la quale non possiamo servire persone già in stato di ebrezza o di evidente confusione mentale. Allora chiuderemo tutti così, quando si spegneranno le luci dei bar, la città sarà in balia degli sbandati”.

“Cosa dirò ai clienti dopo la mezzanotte? – prosegue – Li manderei a citofonare al sindaco e chiedergli il perché di questa ordinanza. Svolgiamo un servizio pubblico, abbiamo una licenza per farlo e abbiamo sempre garantito l’ordine. Credo prenderemo una decisione con i colleghi, ci sentiamo presi in giro. Mi pare ci considerino incapaci di fare il nostro lavoro”.

Un concetto ribadito anche dal titolare del Bar Commercio, Marco Negri: “Toccherà comunque a noi fare servizio d’ordine insieme alla polizia, intanto la gente non acquisterà nei bar ma verrà in piazza con le bottiglie acquistate nei negozi. A questo punto non ha senso per noi tenere aperti solo per garantire il bagni a chi magari deve vomitare quanto comprato al supermercato”.

Patrizio Todeschini
Patrizio Todeschini

“Molta gente verrà da fuori città e non saprà nulla dell’ordinanza – sottolinea Marco Valsecchi del pub The Shamrock  – Se così sarà vorrei allora ci fossero due vigili urbani nel mio locale a spiegare ai clienti che non posso più dar loro da bere perché rischiamo di prendere noi gli insulti dalle persone, oltre alla perdita economica che ci causerà nell’unica serata dell’anno in cui Lecco si riempie”.

Minaccia di chiudere a mezzanotte “e pure prima” anche Patrizio Todeschini del Bar Frigerio: “Il problema non è orario, il fatto è che quando ci sono grandi eventi chi vuole ubriacarsi arriva con gli zaini pieni, inutile putare il dito sull’esercente. Mi chiedo cosa mai sia successo negli anni passati per arrivare a bloccare la vita dopo la mezzanotte? Io personalmente non ho mai avuto problemi ma se è questa la decisione va bene, vorrà dire che chiuderò così la gente andrà ad urinare sui muri”.