LECCO – “Un servizio consolidato che ormai da anni la provincia riesce a erogare”, così Tina Valseschini, referente per il Centro Risorse Donne, ha presentato i dati relativi ai quattro sportelli provinciali.
2844 il numero di accessi nel 2017: “E’ il risultato di un servizio che è cresciuto dal basso e si è modellato sulle esigenze degli utenti. Il servizio rappresenta un punto di incontro tra domanda e offerta di assistenti famigliari”.

Non è impresa facile per una famiglia trovare una persona che risponda alle esigenze determinate da un bisogno: “Un servizio importante che si sviluppa su quattro fronti: sociale, formazione, integrazione e occupazione. Si conferma il trend di crescita del servizio di cui usufruiscono per il 26% donne italiane e per il 74% donne straniere”.
Per quanto riguarda l’età di chi si rivolge allo sportello: “Nel 2017 sono diminuite in maniera rilevante le persone di prima fascia, tra i 18 e i 30 anni, mentre sono aumentate le donne tra i 40 e i 50 anni (dal 22% al 35%)”.
Sull’aspetto dell’integrazione sono interessanti anche i dati relativi alla provenienza: “34% dall’Est Europa, 25% dall’America Latina, 13% dall’Africa e 26% dall’Italia. In fondo il lavoro è l’unico aspetto che dà il senso dell’integrazione”.
Nel 2017 sono state 247 le famiglie che si sono rivolte al servizio a fronte delle 95 donne regolarmente assunte. Quattro gli sportelli attivi in provincia: al Monastero del Lavello di Calolziocorte (lunedì, martedì, venerdì dalle 9 alle 13); alla Comunità Montana di Barzio (un mercoledì ogni 15 giorni); al centro per l’impiego di Merate (venerdì dalle 9 alle 13) e al centro per l’impiego di Lecco (giovedì e venerdì dalle 9 alle 13).

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