Civate: la Giubiana brucia e scaccia l’inverno

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I membri dell'associazione Vivicivate
I membri dell’associazione Vivicivate

 

CIVATE – L’ultimo giovedì di gennaio è arrivato e, come da tradizione, l’intera Civate ha salutato l’inverno con il rogo della Giubiana organizzato dall’associazione Vivicivate.

La manifestazione ha preso il via alle 20 con un rumoroso corteo composto da grandi e piccini che, armati di tamburelli, campanacci e tamburi, hanno accompagnato la Giubiana da Piazza della chiesa al campo sportivo di via del ponte per poterla “processare” .

 

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Nel parcheggio del campo sportivo di Via del ponte si è tenuto un vero e proprio processo dove la Giubiana è stata accusata di essere la responsabile di tutti gli eventi negativi accaduti nell’anno appena trascorso; dopo aver sentito le accuse i più piccoli sono intervenuti in favore della “brutta vecchia” sostenendo che “La Giubiana è una persona buona, mentre è l’uomo ad essere cattivo ed è lui il responsabile degli eventi spiacevoli”; le testimonianze dei bambini hanno “colpito” il giudice che ha deciso di assolvere la Giubiana e ardere solo il suo fantoccio.

 

La Gibiana
La Giubiana

 

Quattro fuochisti si sono occupati di accendere il rogo che ha incantato e riscaldato grandi e piccini facendo rivivere ai presenti una delle tradizioni più longeve, conosciuta in tutta la Brianza e non solo.

 

L'accensione del rogo
L’accensione del rogo

 

 

“Da oltre vent’anni organizziamo questa manifestazione – ha spiegato Grazia Galimberti  dell’associazione Vivicivate – con lo scopo di tramandare alle future generazioni una consuetudine che era propria dei nostri nonni e per mantenere vive le tradizioni che ci legano al nostro territorio”.

 

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Una volta acceso il rogo i presenti hanno potuto riscaldarsi, oltre che con il fuoco, anche con Vin brulè e dolci per tutti i gusti.

 

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