
LECCO – “Il fascismo non è un’opinione, è un crimine”. Questa la frase di Giacomo Matteotti (1885-1924) scelta per titolare il convengo promosso dal Comune di Lecco, Provincia di Lecco e Anpi Lecco sabato mattina presso la Sala Ticozzi.

Un incontro di approfondimento e confronto sugli strumenti legislativi esistenti contro l’apologia del fascismo che ha visto tra gli ospiti il deputato Emanuele Fiano, promotore proprio di una legge sul reato di propaganda fascista e nazifascista. “Un tema – ha esordito il sindaco di Lecco Virginio Brivio nel suo saluto iniziale – che oggi torna con nuove forme e modalità di espressione e sul quale siamo chiamati a riflettere”.

Al convegno erano presenti alcuni membri dell’amministrazione comunale, i rappresentanti dei sindacati, delle associazioni, delle forze dell’ordine e, naturalmente, delle scuole superiori. Ospiti del confronto anche Valerio Strinati, redattore di “Patria Indipendente” e Gigio Rancilio, giornalista de “L’Avvenire”.
Ad aprire il tavolo son stati i saluti istituzionali di Virginio Brivio, Sindaco di Lecco, Flavio Polano, Presidente della Provincia di Lecco, e Enrico Avagnina, Presidente Anpi Lecco.

“Questo incontro, fortemente voluto come amministrazione comunale, ha due obiettivi tra loro collegati, uno di tipo culturale, e uno di tipo amministrativo. Ci serve un quadro definito e chiaro, e una normativa per evitare che situazioni di manifestazioni pubbliche diventino scusa per fare propaganda fascista” ha detto Brivio “purtroppo è capitato, e capita, anche nella nostra città. Lasciatemi dire che ho accolto con dispiacere il ‘rimprovero’ di certi esponenti delle associazioni d’arma che avuta la notizia di questo convegno hanno puntato sul fatto che si parla sempre di fascismo, e non di comunismo. Siamo una democrazia, contraria a qualunque tipo di totalitarismo, ma il rigurgito di certi comportamenti e prese di posizione favorevoli al fascismo va fermato”.
“La storia, del fascismo in particolare, va fatta conoscere soprattutto ai più giovani. Noi invece non dobbiamo dimenticare” ha detto Flavio Polano. “Dobbiamo avere il coraggio di testimoniare i valori che i nostri padri e i nostri nonni ci hanno lasciato, sacrificando la loro stessa vita. Dobbiamo recuperare una dimensione collettiva della nostra memoria: quindi ben vengano queste iniziative”.

Il convengo come spiegato da Avagnina (Anpi Lecco) vuole essere lo starter di un ciclo di eventi e iniziative più vaste: “Lo scontro è fascismo versus democrazia – ha dichiarato – il primo articolo della nostra Costituzione condanna già a priori ogni forma di fascismo. In tutto il nostro testo costituzionale a dire il vero troviamo gli strumenti per combattere queste manifestazioni. Dobbiamo essere consapevoli, dobbiamo dire di no, dobbiamo riuscire ad applicare l’antifascismo. Anpi non può essere sola in questa battaglia” ha concluso.

Gli interventi sono stati intermezzati dalle toccanti letture degli attori Daniela Di Lorenzo, Paola Garelli, Matteo Polvara e Carlo Arrigoni, con l’accompagnamento musicale di Giovanni Timpano (flauto), che hanno letto alcuni brani, storie di carcerati condannati a morte in epoca fascista e lettere di lecchesi, tra cui il partigiano Carletto Besana e Giovanni Ticozzi.
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