LECCO – La festa del Mercato Europeo con le bancarelle in Città è stata una piacevole e bella iniziativa. Quindi complimenti a chi l’ha pensata, proposta e attuata. E’ bello vedere molte persone sul lungolago anche venute da fuori. Un altro buon modo per far conoscere la città in chiave turistica.
Domenica esclusa, venerdì e sabato il tempo è stato totalmente clemente. Un’esperienza giustamente ripetuta e da riconfermare. Un’unica “piccola” nota diffusa tra chi visita le bancarelle e perciò utile valutare per l’auspicabile promozione di prossime simili iniziative è la variabile prezzo.
I prezzi, infatti, non sono proprio per nulla a buon mercato. E diciamo, non sono nemmeno prezzi europei. Hanno invece tutta la caratteristica di semplicemente essere furbastri. In più di una bancarella se ne sono riscontrati di non conformi a un pari servizio per il consumatore. Un equo e solidale rapporto tra produttori e consumatori. Ma appunto un’occasione per far cassa.
Mozzarelle di bufala a 28 euro il kg, salamini a 30 euro, panini con 2 fette di porchetta a 5 euro, simil kebab greco con un po’ di verdura a 7,5 euro, cioccolato a 40 euro il kg, una costina grande cotta a legna 8 euro, idem per molti formaggi e per il bere, dalla birra al vino.
E’ vero che l’eccezionalità dell’evento e la novità stessa potrebbero sia far chiudere un occhio, sia trovare qualche giustificazione, però è pur vero che non può nemmeno essere “tre soldi una palla”.
La ricchezza non rimane nemmeno prevalentemente sul territorio e la bellezza, e bontà a volte, di apprezzare, conoscere nuovi piatti, nuovi cibi, nuove tradizioni, non può essere sulle spalle prevalentemente del consumatore.
Se aggiungiamo poi che lo scontrino fiscale non è stata priorità di tutti gli stand – sfruttando il grande afflusso dei visitatori – malgrado sia in bella vista il registratore di cassa, forse alcuni accorgimenti, per le prossime iniziative commerciali e promozionali di questo tenore sono indispensabili.
In termini meramente di ritorno economico va invitato il consumatore ad autotutelarsi richiedendo, anche in queste occasioni, il rilascio dello scontrino e di analizzare meglio il prezzo a cui gli vengono venduti i prodotti.
Prezzi che gli organizzatori e il Comune che ospita l’iniziativa, oltre al rilascio delle autorizzazioni, sarebbe opportuno richiedere che i prezzi siano sempre esposti in bella vista e chiari, che, insieme ai controlli, sono un dovere dell’Amministrazione verso i propri cittadini e per la serietà delle proposte.
(Foto in alto credit: cronacheanconetane.it)