Dona il midollo al padre per combattere la malattia: “Non esiste gioia più grande”

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VALSASSINA – “Ventuno anni fa mio papà mi ha dato la vita, io, ora, la ridò a lui. E, fidatevi, non esiste gioia e soddisfazione più grande”.

Dalla Valsassina arriva una bella storia di generosità, protagonista la 21enne Giulia Muttoni che, nei giorni scorsi, ha donato il midollo osseo a suo padre.

La giovane ha voluto condividere tutta la sua gioia con un post sul proprio profilo Facebook: “30 e 31 ottobre 2018: due giorni che non scorderò mai. I giorni in cui ho donato il midollo a mio papà – ha scritto la valsassinese -. Non si può descrivere quanto io abbia provato nel vedere la sacca che si riempiva di tante celluline, pronte ad entrare nel corpo di mio papà, armate come soldatini per andare a combattere contro la sua malattia. Una poltiglia rossastra, composta da 560 milioni di cellule staminali, che significa Vita, Speranza, Guarigione. E’ strano rendersi conto che la vita di una persona dipende dalla tua; si crea un rapporto viscerale, fortissimo, esclusivo”.

Giulia Muttoni (foto tratta dal profilo Facebook)

 

Il post si chiude con un invito sentito a tutti i giovani: “Ragazzi tra i 18 e 35 anni, in buona salute, iscrivetevi all’Admo! Donare il midollo non fa male, non è pericoloso e non fa paura, anzi, vi procura solo un sacco di soddisfazione e felicità”.

Una notizia che arriva proprio alla vigilia di un’altra iniziativa importante. Domani, 3 novembre, dalle ore 9 alle 19, i volontari potranno recarsi all’ospedale  Fatebenefratelli di Erba e verificare la compatibilità del proprio midollo con quella del piccolo Alessandro, un bimbo di un anno e mezzo con una rara malattia che colpisce lo 0,002 % dei bambini. L’unica sua speranza è un trapianto di midollo osseo, ma al momento in tutti i registri dei donatori non è stata riscontrata alcuna compatibilità.