LECCO – Buone notizie per 15 mila donatori di sangue lecchesi: nella seduta del 29 ottobre il Senato ha approvato definitivamente l’emendamento che estende la definizione di prestazione effettiva di lavoro anche alle giornate dedicate alla donazione di sangue ed emocomponenti che erano state definite come non utili ai fini pensionistici dalla riforma Fornero.
“Il problema è quindi stato risolto – annuncia il presidente provinciale di Avis Lecco, Bruno Manzini – Conseguentemente, vengono a decadere i motivi di preoccupazione dei donatori che dovessero chiedere di andare in pensione anticipatamente rispetto ai limiti d’età stabiliti (62 anni e tre mesi per il 2013)”.
Con viva soddisfazione, Manzini appoggia le dichiarazioni del presidente di Avis Nazionale, Vincenzo Saturni: “Per il raggiungimento di questo non semplice traguardo è doveroso ringraziare tutti coloro – volontari delle nostre sedi, esponenti della società civile e del terzo settore, parlamentari e membri del governo- che a vario titolo ci hanno sostenuto. Siamo arrivati in tempi brevi ad una soluzione che ha sanato un’ingiustizia e ha ribadito il valore etico e sociale della donazione, un gesto semplice e generoso che i nostri donatori mettono in atto ogni giorno”.

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