E’ nato il comune di Valvarrone, voto unanime in Regione

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VALVARRONE – Il consiglio regionale della Lombardia ha istituito per legge 4 nuovi comuni. Il voto unanime dell’aula è arrivato oggi dopo l’esito favorevole della consultazione popolare del 22 ottobre scorso. I nuovi enti saranno operativi dal primo gennaio 2018.

Il nuovo comune di Valvarrone, nasce dalla fusione di Introzzo, Tremenico e Vestreno e avrà una popolazione di 615 abitanti e una superficie di 14,9221 km².

Il consigliere del PD Raffaele Straniero ha salutato con soddisfazione la nascita del nuovo comune di Valvarrone: “Un segno evidente di una sensibilità diffusa e di un progetto condiviso, si tratta di comuni con una notevole omogeneità territoriale e con esperienze precedenti di gestione associata dei servizi”.

Una particolarità interessante, infatti li contraddistingue: nel 1996 avevano dato vita alla prima Unione dei Comuni Italiana. “Con questa nuova fusione i comuni della Provincia di Lecco scendono da 90 a 86, in questa legislatura regionale sono già nati i comuni di La Valletta Brianza e di Verderio, non si tratta di grandi numeri ma certamente è un segnale di tendenza che ritengo meritevole di interesse” .

“Si tratta del passaggio finale di un iter che ha visto i tre comuni confluire in un’unica realtà. I cittadini si sono espressi massicciamente a favore della fusione in occasione del referendum del 22 ottobre – ricorda il sottosegretario agli Enti Locali Daniele Nava – L’esito del referendum era stato netto in tutti e tre i paesi: a Introzzo (72 sì, 2 no), a Tremenico (79 sì, 19 no) e a Vestreno (134 sì, 9 no)”. Con il voto di oggi del Consiglio regionale si conclude un lungo percorso iniziato nel 1996 con la nascita della prima Unione di comuni in Italia.

Gli attuali sindaci resteranno in carica sino a fine anno. Poi arriverà un commissario prefettizio che guiderà il nuovo Comune fino alle elezioni di primavera.

“La fusione significa una razionalizzazione dei servizi e una maggiore efficienza a tutto vantaggio degli abitanti – conclude Nava – Le fusioni non sono la panacea di tutti i mali ma, se fatte bene, è dimostrato dai numeri che negli anni successivi portano giovamento. La volontà degli amministratori è quella di aggregare le forze e i cittadini della Valvarrone hanno risposto positivamente”.