G.Ciresa: “Lecco ha bisogno di una nuova identità”

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LECCO – Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni di Peppino Ciresa, presidente di Confcommercio Lecco, in merito ad alcuni interventi che potrebbero essere attuati in determinate zone di Lecco, per migliorare la città. Non mancano anche commenti relativamente al problema dei posti auto. Le proposte sono emerse durante le ultime settimane e riguardano anche alcune discussioni aperte sul Pgt:

“La premessa doverosa è che Lecco deve pensare di darsi uno sviluppo ragionato e organico, con un progetto chiaro e privo di iniziative estemporanee e di interventi spot. La nostra posizione resta la stessa di sempre: il luogo ideale per realizzare il porto di Lecco è la zona delle Caviate. A sostenerlo sono autorevoli esperti tra cui anche un campione del mondo di vela: è la location giusta per la conformazione e per i fondali presenti. Senza dimenticare che mi pare il luogo più indicato anche per motivi più propriamente urbanistici.

Rispetto al primo progetto si può lavorare per ridurne l’impatto e la portata, ma l’idea resta valida e da attuare il prima possibile. Fatta questa premessa… sono d’accordo con l’idea di Chiappori di un “triplo” porto cittadino. E’ evidente che alla Malpensata non si possa realizzare il porto vero e proprio per la conformazione e per il vento. Ma una struttura per 40-50 barche si può fare. Basta mettere due “pontoni” come esistevano trent’anni fa: in realtà ci sono ancora gli ancoraggi. Si potrebbero così realizzare dei punti di attracco pubblico per gli appassionati che arrivano per fare una passeggiata a Lecco.

Il costo sarebbe esiguo, penso possa bastare qualche decina di migliaia di euro. Sarebbe un modo per valorizzare una zona che ne ha bisogno: in quest’ottica siamo assolutamente favorevoli a sistemare anche le due fontane del monumento di Stoppani. In generale poi sul fronte lago non dobbiamo inventarci nulla; guardiamo a quello che fanno altre località come Domaso, Lenno o Menaggio.
E’ facile riempirsi la bocca e ogni volta partire dal discorso di chiudere il lungolago… Davvero non riesco a capire perché tutti si “accaniscano” su questo fronte come se tutte le città si comportassero così. Basta prendere Como che ha tanto da insegnarci: lì passano le macchine e nessuno si sognerebbe di toglierle! E’ strumentale parlare solo di chiusura del lungolago come strategia per fare turismo a Lecco.

La verità è che bisogna pensare di allargare il centro di Lecco non di comprimerlo in poche centinaia di metri. Vogliamo valorizzare Lecco? Allargiamo la Ztl in via Cattaneo togliendo i bus e rendendola pedonale. Un altro intervento da fare, come ci è stato suggerito anche da qualche associato, è quello di andare a ripensare via Carlo Porta sistemando il Caldone e valorizzando una strada che è di collegamento strategico.

 Il parcheggio di piazza Affari è da aprire al più presto e occorre fare qualcosa anche al Serpentino. Idee? Bisognerebbe fornire indicazioni più chiare segnalando non solo i posti disponibili ma anche la distanza dal centro.

Già da tempo con l’assessore Armando Volontè si sta studiando l’idea di un mercato di qualità in centro e si sta valutando l’opportunità in alcune occasioni di fare manifestazioni mercatali in via Dante o in altre strade. Ovviamente la scelta riguarda l’Amministrazione comunale, ma da parte nostra c’è la massima disponibilità a ragionare insieme e anche fare delle sperimentazioni nel periodo transitorio legato ai lavori del Campus”.