LECCO – Sul caso delle auto rimosse a Germanedo (vedi articolo) interviene anche il Codacos: “Il cartello non era affatto visibile. Infatti, la segnaletica alta indicava il disco orario di due ore mentre non vi era alcun accenno alle pulizie della strada, se non un cartello di divieto basso e tenuto fermo un sacco di terra. È chiaro che un divieto di sosta per le pulizie deve essere segnalato con apposita segnaletica alta e ben visibile e non tramite un cartello provvisorio che nemmeno si nota”.
Per l’associazione a difesa dei consumatori il cartello, se non è stato notato dagli automobilisti, “veniva situato in una posizione ambigua ed ingannatoria, ed infatti nessuno ha avuto modo di prenderne visione”.

Per il Codacons “è inaccettabile che i cittadini debbano sostenere i costi della multa e del carro-attrezzi per un errore della Polizia Locale che non ha segnalato in modo chiaro ed intellegibile i cartelli indicanti il divieto di sosta per pulizia della strada. Chiunque abbia subito tali multe si rivolga all’Associazione al fine di avere tutte le informazioni in merito a cosa fare per poter impugnare i verbali”.
Ancora una volta, e questa volta con una certa stizza, è il comandante della Polizia Locale, Franco Morizio, a prendere le difese e ribadire la correttezza dell’operato dei suoi agenti: “Qualcuno ha riferito di trenta veicoli rimossi, in realtà sono otto quelli rimossi e venti quelli sanzionati. Falso affermare il contrario. I cartelli sono regolari e sono stati posti 48 ore prima dall’ufficio viabilità e dal personale di Silea con cui mi sono appositamente confrontato dopo la segnalazione apparsa sulla stampa. Sono gli stessi cartelli che vengono utilizzati sulle altre strade cittadine e portano un pannello aggiuntivo di rimozione forzata. Erano ben visibili in loco, gli automobilisti dovrebbero prestare maggiore attenzione alla segnaletica quando lasciano l’auto in sosta. Inoltre, l’intervento del carroattrezzi non è stato sollecitato dal personale di Silea o dai nostri agenti, bensì dai cittadini residenti che, alle 8, ci avvisavano delle auto in divieto di sosta”.

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